Ultimo giorno di scuola, i dirigenti empolesi: "Guai a dividere il mondo della scuola. Non ci stiamo"

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei dirigenti scolastici dei due istituti comprensivi di Empoli che esprimono dubbi sulla proposta del sindaco Brenda Barnini di rendere disponibili i parchi pubblici per svolgervi l'ultimo giorno di scuola. Il primo cittadino ha risposto attraverso la sua pagina facebook.

La nota dei dirigenti

Noi dirigenti scolastici dei due istituti compresivi di Empoli siamo i primi ad essere dispiaciuti per la situazione che si è venuta a creare. Nessuno avrebbe voluto chiudere l’anno scolastico così. Nessuno avrebbe voluto avviare la didattica a distanza ‘dalla sera alla mattina’, con la maggior parte di noi colta di sorpresa. In quel ‘noi’ ci mettiamo tutto il mondo della scuola: bambini, ragazzi, insegnanti, genitori e tutti gli altri operatori.

La scuola è una comunità solidale e nella difficoltà abbiamo tentato di stare uniti, tentiamo tutt’oggi di resistere e continueremo a fare squadra in vista della ripartenza fissata a settembre.

La questione dell’ultimo giorno di scuola è molto delicata. Siamo i primi, noi dirigenti, a gioire delle feste che organizziamo per la fine della scuola. Siamo i primi insieme ai docenti a godere dell’affetto e dei saluti dei ragazzi. E sappiamo bene da anni quanto sia per loro importante. Dipingerci come freddi burocrati sinceramente ci ha stancato.

Ma il Covid 19 non è uno scherzo. La salute tanto meno. E noi dobbiamo adeguarci alle normative. Buone o cattive che siano.
Riteniamo che sia nostro dovere attenerci alle direttive.

Ecco perché ringraziamo il Comune della disponibilità dei parchi pubblici, gli spazi verdi degli edifici scolastici sono già sotto la nostra gestione e disponibilità, ma non possiamo accettare l’offerta. Primo per il bene dei nostri studenti e delle loro famiglie, che sono prima di tutto responsabili di ragazzi minorenni.

La linea presa dal vice ministro del MIUR, che invita a organizzare all’aperto gli ultimi giorni di scuola per le classi a fine ciclo, potrebbe creare e sta già creando una differenza tra i docenti in quanto, agli occhi dei genitori ci saranno insegnanti “bravi” (quelli che vorrebbero aderire per intenderci!) e “cattivi” (quelli che non vogliono partecipare!), nonché un certo disorientamento per la mancanza di informazioni chiare e per i continui “cambiamenti”. Come dirigenti, quindi, vogliamo anche tutelare i docenti e le famiglie che non vorranno partecipare. Quindi non aderiremo, non essendo peraltro possibile richiedere per legge al personale scolastico di accollarsi la responsabilità del corretto svolgimento di questo incontro in luogo pubblico, come invece ci è stato suggerito.

Il Dirigente Scolastico e Il Dirigente Scolastico
Grazia Mazzoni Salvatore Picerno

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