Coronavirus e 2 giugno, il sindaco di Calenzano Prestini scrive ai volontari

Il sindaco Riccardo Prestini

Una lettera ai volontari dell’emergenza COVID, che esprimono lo spirito stesso della Repubblica. L’ha resa pubblica oggi, nel 74° anniversario della Repubblica Italiana, il Sindaco di Calenzano Riccardo Prestini.

Nella lettera il Sindaco ricorda gli oltre 33mila morti in Italia per la pandemia e vuole ricordare questo momento anche per il valore “di grande unità nazionale, di straordinaria solidarietà”, di cui il contributo dei volontari è stato espressione. Questo a fronte invece di un atteggiamento divisivo da parte delle “forze reazionarie e sovraniste che usano il 74° anniversario della Repubblica per manifestare idee e propositi faziosi, di scontro con le istituzioni più alte”.

Il Comune di Calenzano, tradizionalmente, in questo giorno organizzava la Festa della Cittadinanza, ossia la consegna della Costituzione a chi aveva compiuto 18 anni nel corso dell’anno o ai nuovi cittadini italiani residenti a Calenzano. Questo ovviamente non è stato possibile, a causa delle norme di distanziamento per contrastare il contagio, ma il Sindaco ha voluto comunque celebrare l’anniversario ricordando la parte più viva e solidale della comunità.

“Dobbiamo riconoscerci nello spirito unitario che portò allora alla scelta della forma di governo del Paese, la Repubblica”, scrive il Sindaco, “uno spirito rappresentato anche dal tuo impegno, grazie al quale siamo riusciti a garantire servizi essenziali. È in questa disponibilità a mettersi in gioco, a prendersi cura della comunità, che risiede lo spirito della nostra Repubblica, nata dalla lotta antifascista e dalla Resistenza, ossia da quel moto di popolo che decise di prendersi cura dell’Italia e del suo futuro”.

Di seguito il testo integrale della lettera.

Cara volontaria, caro volontario,

quest'anno la Festa della Repubblica cade in un momento in cui il nostro Paese sta uscendo da un'emergenza epocale, una pandemia che ha portato alla morte di oltre 33mila cittadini della Repubblica Italiana.

Un'esperienza che ha provocato cambiamenti altrettanto epocali nelle vite dei singoli e nell'economia, con ripercussioni delle quali non conosciamo ancora la piena portata. Vogliamo però ricordarla anche come un momento di grande unità nazionale, di straordinaria solidarietà, di cui il tuo contributo è stato espressione.

Forze reazionarie e sovraniste, nell'esercizio del diritto fondamentale della libertà di pensiero garantito dalla nostra Costituzione, usano il 74° anniversario della Festa della Repubblica per manifestare idee e propositi faziosi, di scontro con le istituzioni più alte, di divisione.

Noi siamo invece convinti che, proprio a fronte dell'emergenza, dobbiamo riconoscerci nello spirito unitario che portò allora alla scelta della forma di governo del Paese, la Repubblica, che ci ha consentito, sia pur tra alterne vicende, di vivere in pace, in libertà e adeguato benessere per oltre 70 anni.

Questo spirito unitario è rappresentato anche dal tuo impegno, grazie al quale siamo riusciti a garantire i servizi essenziali a tutte quelle persone che non potevano uscire e che hanno potuto avere, non solo spesa e medicinali a casa, ma anche un segnale di vicinanza in un momento di assoluto isolamento.

La pandemia è arrivata inaspettata per tutti, cittadini e istituzioni. E ci siamo trovati ad affrontare in tempi rapidissimi situazioni nuove, a dover mettere in campo servizi mai attivati prima. Se avessimo dovuto farlo con le solite forze a disposizione, non saremmo riusciti a dare la risposta che abbiamo dato. Ma all’appello che ho fatto avete risposto subito, in tanti, pieni di entusiasmo e voglia di partecipare.

È in questo spirito di servizio, in questa disponibilità a mettersi in gioco, a prendersi cura della comunità, che risiede lo spirito della nostra Repubblica, nata dalla lotta antifascista e dalla Resistenza, ossia da quel moto di popolo che decise di prendersi cura dell’Italia e del suo futuro.

È di questa freschezza e spontaneità che ti ringrazio, a nome di tutta Calenzano. E ti invito a farne tesoro. Alcuni di voi già prestavano servizio di volontariato nelle nostre associazioni, altri invece si sono affacciati per la prima volta a questo tipo di collaborazione sociale. Ora stiamo uscendo dall’emergenza, ma c’è ancora tanto da fare e da costruire e del tuo contributo abbiamo ancora bisogno.

A tutte le volontarie e i volontari di Calenzano e in generale a tutti i cittadini calenzanesi, auguro

Buona Festa della Repubblica

 

Fonte: Comune di Calenzano - Ufficio stampa

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