Ricordo della strage dei Georgofili, il presidente del consiglio comunale ricorda Giovanna Maggiani Chelli


“Firenze non dimentica: nonostante l’impossibilità di ritrovarsi tutti insieme, abbiamo ricordato quel boato di ventisette anni fa che uccise cinque persone: Angela Fiume e Fabrizio Nencioni, lei custode dell’Accademia dei Georgofili, lui ispettore dei vigili urbani e le loro figlie Nadia di nove anni e Caterina di 2 mesi e lo studente universitario di Sarzana Dario Capolicchio, e che anche causò il ferimento di una quarantina di persone.

Come ogni anno – ha ricordato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – la città ha celebrato la ricorrenza alle 01,04 con il suono della martinella, la deposizione della corona e naturalmente lo squillo delle chiarine della Famiglia del Gonfalone. Voglio esprimere i miei ringraziamenti ai consiglieri presenti e all'associazione dei familiari delle vittime per aver realizzato un ricco programma di contributi online sotto l'hashtag #LaMemoriaNonSiFerma; questo era il primo anniversario senza la Signora Giovanna Maggiani Chelli, scomparsa alcuni mesi fa e che ha dedicato ventisei anni della sua vita a tenere viva la memoria delle vittime e a chiedere con tenacia verità e giustizia per loro e per tutto il Paese. Giovanna, presidente fino alla fine dell’associazione dei familiari, vide nell’attentato gravemente ferita la figlia, che perse nell’esplosione il fidanzato Dario. Il neo Presidente Luigi Dainelli ha voluto caratterizzare questo anniversario al prezioso ruolo delle tante associazioni delle vittime dei familiari e delle comunità colpite da attentati terroristici e mafiosi per la ricerca della Giustizia e della piena Verità su fatti che hanno profondamente sconvolto e segnato il nostro Paese.

Il nostro Paese che domani celebra il momento fondativo della Repubblica, quel 2 giugno 1946 quando il popolo fu chiamato a pronunciarsi mediante referendum sull'alternativa tra monarchia e repubblica e scelse la seconda. Voto a suffragio universale – ha ricordato il presidente Luca Milani – che incluse per la prima volta anche le donne. Nella stessa data si svolsero anche le elezioni per l'Assemblea Costituente che iniziò i suoi lavori il 25 dello stesso mese dando poi vita alla nostra Carta Costituzionale.

Mi voglio soffermare solo su due aspetti: la Costituzione Italiana utilizza la parola “Repubblica” con un significato più ampio, cioè l'insieme di tutti i pubblici poteri che compongono il nostro ordinamento: “la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Provincie, dalle città metropolitane, dalle Regioni dallo Stato” (art. 114). C'è un elemento di alto valore in questa coralità che costituisce la nostra Repubblica, certo però, come abbiamo avuto modo di verificare nella gestione di questa emergenza sanitaria Covid-19, anche di forte fragilità; altro aspetto che mi preme sottolineare, la Costituzione utilizza la parola Repubblica per indicare l'intera comunità nella quale il popolo, emerge in termini plurali: associazioni, minoranze linguistiche, confessioni religiose, famiglie, scuole e università, sindacati, partiti politici, cooperative, imprese tutti soggetti del tessuto sociale riconosciuti dalla Costituzione che contribuiscono alla vita comune.

Di questo abbiamo bisogno oggi, dobbiamo riscoprire il valore fondante della nostra Repubblica; solo con un intento comune – ha concluso il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – potremmo affrontare questa fase storica che inevitabilmente finirà per essere giudicata e ricordate dalle future generazioni... facciamo in modo di essere giudicati, come classe dirigente di questa città, per essere stati all'altezza delle difficoltà da affrontare. Buona Festa della Repubblica”. (

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro

torna a inizio pagina