Educazione e scuola, il Comune di Lucca mette in campo una manovra da un milione di euro

Una manovra da circa un milione di euro interamente dedicata al sostegno delle attività educative e scolastiche . L’ha deciso l’amministrazione Tambellini, che mette a disposizione risorse importanti per sostenere il sistema educazione-istruzione comunale, per aiutare le famiglie e per finanziare interventi per riorganizzare le attività educative e scolastiche sia in vista dell’estate che del nuovo anno scolastico.

A presentare la manovra è l’assessora alle politiche formative del Comune di Lucca, Ilaria Vietina: è lei, infatti, ad aver rimodulato nella misura del 12 per cento il bilancio del suo settore, così da liberare fondi per far fronte all’emergenza Covid.

Sostegno al sistema educazione-istruzione, sostegno alle famiglie, riorganizzazione delle attività educative e scolastiche innovative, con una serie di interventi anche per quanto riguarda gli spazi, gli strumenti e il personale a disposizione: questi sono i tre filoni che abbiamo deciso di seguire nel rimodulare il bilancio del mio settore - spiega Vietina -. Una rimodulazione che ci ha permesso di liberare circa un milione di euro di risorse comunali: una cifra che potrebbe crescere ancora non appena avremo chiari gli stanziamenti previsti dalla Regione e dal Governo. Sono particolarmente soddisfatta di presentare questa manovra nella giornata odierna, importante e significativa per due motivi. Il primo: oggi ricorre l’anniversario della strage di Capaci, investire nell’istruzione significa investire in modo efficace nella lotta contro le ingiustizie e le mafie. Il secondo: oggi ricorrono i 200 anni dell'Orto Botanico, una data-simbolo che potremo elevare a emblema della scelta pedagogica del'educazione in natura da parte del nostro Comune. Da oltre due mesi le scuole e i servizi per la prima infanzia sono chiusi: bambine, bambini, ragazze e ragazzi stanno pagando un prezzo altissimo, i cui danni sono incalcolabili e inestimabili. Sono aumentate le differenze: diverse condizioni familiari, diverse modalità del vissuto dell’isolamento – condizione abitativa, composizione nucleo familiare, strumenti disponibili, competenze parentali. Aumento della povertà educativa: quali conseguenze sul piano della autonomia, del linguaggio, dell’evoluzione cognitiva, delle competenze sociali? Sicuramente più ampie quanto più è bassa l’età e sicuramente molto diversificate, ma ancora estremamente dipendenti dall’evoluzione che si avrà da ora in poi: ecco perché è fondamentale che progressivamente si possa tornare a scuola, al nido, al centro estivo. Ci siamo subito mossi per organizzare i centri estivi, da giugno a settembre, ma siamo sempre al lavoro per quanto riguarda la riattivazione dei servizi educativi prima infanzia, 0-3 anni: dobbiamo dare certezze e farci trovare pronti. La manovra economica che abbiamo realizzato va proprio in questa direzione: offrire opportunità educative di qualità, sostenere le famiglie, rafforzare il sistema educativo e scolastico, anche attraverso l’acquisto di attrezzature e allestimenti che ci permettano di organizzare meglio gli spazi scolastici, soprattutto quelli all’aperto, che costituiscono un elemento cruciale nell’innovazione dell’educazione in natura, per i prossimi mesi e anche per la ripartenza dell’anno scolastico”.

GLI INTERVENTI. Come prima cosa, l’amministrazione comunale ha deciso di garantire la sopravvivenza del sistema educazione-istruzione, attraverso il riconoscimento parziale di spese fisse e incomprimibili ai fornitori del Comune in relazione alle condizioni previste dai contratti (le condizioni sono ancora al centro di una interlocuzione con ciascun soggetto e pertanto la cifra non è ancora quantificabile), il sostegno ai nidi accreditati del sistema integrato prima infanzia 0-6 con contributi a fondo perduto (48mila euro); il sostegno ai nidi autorizzati per 36 mila euro; il sostegno alle infanzie paritarie con contributi a fondo perduto (50mila euro), per un totale di 134.000. Per quanto riguarda le famiglie, oltre a non chiedere i contributi per i mesi di sospensione delle attività educative e scolastiche (per le rette del nido, per il trasporto e il servizio di ristorazione scolastica), è stato deciso di abbonare un mese gratuito, quello di febbraio: i genitori, quindi, pur avendo usufruito del servizio, non dovranno pagare la retta del nido e non dovranno contribuire  al trasporto scolastico per il mese di febbraio, per un totale di circa 100mila euro.

Altri 225mila euro, invece, vengono stanziati per il rafforzamento dei servizi prima infanzia: investimento per adeguare gli spazi, con coperture e arredi per l’esterno (circa 100mila euro) e 125mila investimento per adeguamento dei servizi, con più personale necessario per poter svolgere attività a piccoli gruppi.

C’è poi il capitolo attività estive, per le quali l’amministrazione comunale intende investire, di risorse proprie, circa 150mila euro: un notevole investimento che giungerà a quadruplicare le risorse utilizzate nel precedente anno. Un ulteriore aumento è definito dalle risorse regionali (per Lucca 43mila euro) e dalle risorse previste dal Dipartimento delle politiche per le famiglie.

Altri 210mila euro vengono stanziati per sostenere interventi infrastrutturali per le scuole all’aperto 100mila per sostenere l’innovazione scolastica per l’anno scolastico 2020/2021. Le risorse liberate dal Comune di Lucca integrano in maniera significativa le risorse stanziate per gli istituti scolastici dal decreto Rilancio.

La nostra idea è quella di potenziare il gruppo di lavoro dell’amministrazione per le attività estive e per l’adeguamento degli spazi esterni - conclude l’assessora Vietina -: gli spazi andranno ripensati, bisognerà sfruttare sempre più gli ambienti esterni per realizzare l’outdoor education e prevedere maggior personale, attraverso anche convezioni con il mondo del terzo settore, per garantire la formazione di piccoli gruppi. Proprio per questo motivo ci opporremo con tutte le nostre forze al taglio dei docenti e Ata previsti nella nostra provincia: il Ministero deve derogare ai parametri numerici previsti per la formazione delle classi prime, che impongono un numero minimo di iscritti fissato in 15 unità. Questo significa che le scuole dove non si riesce a formare prime di 15 bambini vengono accorpate ad altri istituti, con la conseguenza, negativa e gravissima, che si vadano a formare classi con tanti, troppi bambini. Un impoverimento educativo e didattico inaccettabile, tanto più quest’anno, con le attività scolastiche sospese da marzo e l’esigenza di garantire distanze e classi spaziose per contenere la diffusione del contagio da Covid-19”.

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio stampa

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