Dopo la prima settimana dalla fine del lockdown è possibile stilare un primo bilancio per quanto riguarda i pubblici esercizi. Come prevedibile, i primi giorni sono stati di adattamento, soprattutto a causa del pochissimo tempo a disposizione per permettere alle attività di adeguarsi alle prescrizioni legate al contagio da coronavirus.
Rispetto alle indiscrezioni trapelate nelle ore antecedenti la firma del decreto è tuttavia doveroso registrare un importante miglioramento. Le linee guida Inail, quelle dei quattro metri quadrati a cliente per intendersi, se confermate, avrebbero segnato definitivamente il destino di oltre la metà dei locali, anche nell’Empolese-Valdelsa
“Aver riportato la distanza interpersonale ad un metro – dichiara Franco Brogi, presidente FIEPET Confesercenti Firenze – è il risultato dell’enorme lavoro svolto dalle associazioni di categoria ai tavoli regionali e nazionali. Tradotto in pratica, queste modifiche consentono alle nostre aziende quantomeno di provarci, consapevoli che non sarà facile e che le vere difficoltà a livello economico devono ancora essere affrontate. Inoltre, per consentire a tutti di farsi trovare pronti, abbiamo fornito a tutti i nostri associati un vademecum con tutte le principali norme da adottare”
Le norme per la prevenzione del contagio da Covid-19 comportano principalmente due difficoltà: la prima riguarda la forte riduzione dei posti a sedere, la seconda è rappresentata dall’aumento dei costi legati ad investimenti in barriere, segnaletica, utilizzo di dispositivi di protezione individuale ecc… A tutto questo si aggiunge un ulteriore elemento da chiarire che riguarda la responsabilità penale dei titolari.
“Viviamo un momento di assoluta incertezza, i gestori dei locali si impegneranno al massimo per garantire la sicurezza di tutti – prosegue Brogi – ma per farlo abbiamo bisogno di un supporto concreto. Le Realtà come la nostra sono fortemente legate al turismo, pensiamo a Certaldo, Vinci e a tutti gli altri comuni dell’Empolese Valdelsa. Per la conformazione dei nostri centri storici tutti i pubblici esercizi si troveranno in difficoltà, alcuni non potranno riaprire per questa stagione. Non chiediamo assistenzialismo, ma un sostegno vero per le nostre imprese, che ci permetta di superare questa fase.”
Una prima settimana in chiaroscuro quindi in attesa del week-end, quella sarà la prima vera cartina al tornasole.
“Dobbiamo iniziare a pensare ad un nuovo modello anche per la somministrazione – conclude Brogi – se le nostre aziende vorranno avere un futuro dovremo concentrarci ancora di più sulla qualità, sulle produzioni locali, sulle eccellenze del territorio. Concedersi un momento di relax, magari seduti ad un tavolino in pieno centro storico, sarà un’ esperienza sensoriale. Siamo convinti che questa possa essere la strada giusta, anche se dovesse esserci un leggero ritocco dei prezzi, siamo convinti che il cliente rimarrà soddisfatto.”
Fonte: Confesercenti Empolese Valdelsa
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