Case della Memoria: il Museo Comenius di Naarden nel Coordinamento Europeo

La realtà olandese entra a far parte della rete che promuove le case museo


Una importante realtà olandese entra a far parte del Coordinamento Europeo delle Case della Memoria. Si tratta del Museo e Mausoleo Comenius di Naarden, dedicato alla vita e al lavoro del famoso studioso ceco Jan Amos Comenius (1592-1670), considerato il padre dell'educazione moderna. Oltre che scrittore, teologo, filosofo è stato tra i più importanti pensatori del Seicento.

Una novità che va ad aggiungersi alla creazione del nuovo canale YouTube dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Il canale è nato proprio nel periodo in cui le porte delle Case della Memoria sono purtroppo chiuse per l’emergenza sanitaria, con l’obbiettivo di aprire una finestra sulle abitazioni dei grandi personaggi che fanno parte della rete, disseminate in Toscana e in tutta Italia.

La firma di collaborazione è arrivata a seguito del convegno “L’Europa dei Grandi”, organizzato lo scorso dicembre a Vinci (FI) dall’Associazione Nazionale Case della Memoria. L’evento ha richiamato rappresentanti di case museo da tutta Europa con l’obbiettivo di fare rete sulle case museo. Al convegno hanno partecipato anche J.A.W. Buisman e Dunya Verwey della Casa Geelvinck Hinlopen Huis di Amsterdam.

«Grazie all’interessamento di Dunya siamo entrati in contatto con Maud Arkesteijn, presidente del Consiglio Consultivo del Museo Comenius -  spiega Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria –. Maud ha manifestato il proprio interesse nei confronti del progetto, come era accaduto con René Dessing, presidente della Fondazione Skbl, dedicata a castelli, case di campagna e tenute rurali olandesi».

Adesso, J.H. Landsaat presidente del Museo e Mausoleo Comenius di Naarden, ha siglato il Protocollo di collaborazione europea, nato nel 2015 su iniziativa dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. L’obbiettivo è rafforzare le sinergie per la costituzione di una rete europea delle Case delle Memoria. A oggi il protocollo è stato firmato da rappresentanti di case museo di Russia, Spagna, Olanda, Croazia, Germania, Ungheria, Grecia, Francia e Portogallo.

«È un altro passo nella direzione della promozione di un nuovo turismo culturale – commenta Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Le misure di salvaguardia che saranno adottate in tutti i musei, a seguito dell'epidemia Covid 19, trovano nelle Case Museo condizioni ancor più favorevoli di applicazione. Sono infatti congeniali per piccoli numeri di visitatori. Stiamo costruendo concretamente un futuro di respiro europeo con l’obbiettivo di portare sempre più le dimore dei grandi personaggi internazionali all’attenzione del turista del terzo millennio».

L’ingresso del Museo dedicato a Comenius arriva nell’anno del 150° anniversario della nascita di Maria Montessori presente nella rete dell’Associazione Nazionale Case della Memoria con la Casa natale di Chiaravalle (AN). La stessa Montessori è sepolta a Noordwijk, nei Paesi Bassi. E ad Amsterdam si trova la sede dell’Association Montessori Internationale.

Porta il nome dello studioso ceco il Progetto Comenius, un programma settoriale europeo appartenente al Lifelong Learning Programme insieme ai programmi Leonardo da Vinci, Erasmus e Grundtvig. Le azioni Comenius nascono per garantire lo sviluppo e la formazione scolastica, per aiutare i giovani e il personale docente a comprendere meglio le culture europee, le diverse lingue e valori.

Associazione Nazionale Case della Memoria

L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete 78 case museo in 12 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Abitazioni legate a tanti personaggi della cultura italiana: Giotto, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli d’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Giorgio e Isa de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson con Frank William Brangwyn e Daphne Phelps, Elémire Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi, Gabriele D’Annunzio (il Vittoriale degli Italiani), Papa Clemente XII, Giacinto Scelsi e Giulio Turci, Filadelfo e Nera SimiSecondo Casadei, Carlo Levi, Domenico Aiello e Michele Tedesco, Marino Moretti, Augusto e Anna Maria Radicati, Mauro Giuliani, Carlo Mattioli, Michelangelo Buonarroti, Sofia ed Emanuele Cacherano, Michele De Napoli, Aurelio Saffi, Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, Francesco Messina, Giuseppe Garibaldi, Francesco Baracca, Giovanni Verità, Ugo Tognazzi, Salvatore Quasimodo, Cosimo Della Ducata, Tullio Vietri e con il Cimitero di Porta a Pinti (cosiddetto Cimitero degli Inglesi), il Cimitero degli Allori a Firenze e la Casa della Memoria di Milano.

L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale, partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed è “istituzione cooperante" del Programma UNESCO "Memory of the World" (sottocomitato Educazione e Ricerca). Info: www.casedellamemoria.it

Fonte: Ufficio Stampa

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