Continua il giro nel Giro di gonews.it durante il primo giorno di riaperture dei negozi dopo il lockdown. Lunedì 18 maggio 2020 sarà una data che verrà ricordata da molti commercianti e dai loro fedeli clienti, come il momento del ritorno al lavoro e di un nuovo inizio per lo shopping e la vita sociale. In seguito all’allentamento delle misure di contrasto al Coronavirus, annunciate sabato 16 maggio dal Premier Giuseppe Conte, molti commessi sono infatti tornati nelle loro amate seconde case tra scarpe, vestiti e accessori.
Ma come si sono organizzati i negozi a Empoli per l’attesa riapertura?
“Naturalmente abbiamo seguito le norme dettate dal Governo – ha spiegato Lina Cortese da Papillon Intimo. Abbiamo effettuato la sanificazione prima della riapertura e messo a disposizione per i clienti il gel e i guanti”. Lina, nel suo angolo del Giro d’Empoli dedicato all’intimo per uomo e donna, dove al momento può entrare solo una persona per volta, utilizzerà degli strumenti per la pulizia a vapore sanificando gli indumenti dopo ogni prova.
Poco più avanti troviamo il negozio di abbigliamento Milano 51. Il copione si ripete, all’entrata ci sono gel e guanti e può entrare un solo cliente: “Ogni persona che vorrà entrare dovrà igienizzarsi le mani e indossare i guanti, in questo modo potrà toccare gli articoli senza problemi – ha continuato Ciro Arpetta. I pagamenti vengono effettuati a distanza di un metro”, infatti, di fronte alla cassa di Milano 51 i clienti saranno separati dai commessi grazie a un divisore apposto nella zona pagamento. In ogni caso, “ogni volta che una persona tocca un articolo lo disinfettiamo con dei prodotti apposta”.
Il rapporto venditore cliente, interrotto negli ultimi mesi a causa dell’epidemia, sembra essere tornato più forte di prima rimanendo separato solo dal distanziamento sociale e dai sorrisi celati dietro le mascherine. “Mi sembra di essere al primo giorno di lavoro, se non di scuola” – ha commentato Lina Cortese con la sensazione di essere tornata a un anno fa, quando ha inaugurato il suo negozio. “Ha l’aria di essere una nuova vita e un nuovo inizio. Io sono sempre positiva quindi, nonostante le difficoltà, ce la faremo”.
Anche da Ciro, a Milano 51, le parole d’ordine di questa ripartenza sono speranza e collaborazione: “La gente in questo momento ha magari anche dei problemi economici, ma la speranza è che tutto riparta il prima possibile. È una battaglia e noi dobbiamo riniziare a combattere per portare i nostri clienti a comprare come prima. Dobbiamo aiutarci anche tra di noi – ha concluso Arpetta lanciando un messaggio di solidarietà tra colleghi – decidendo di prendere ciò che ci serve ognuno dagli altri… è così che possiamo uscire da questa guerra”.
Margherita Cecchin
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