Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta al sindaco di Santa Croce sull'Arno Giulia Deidda e alla sua giunta dal consigliere dell'opposizione Alessandro Lambertucci per il gruppo Un'altra Santa Croce.
Caro Sindaco,
alcuni giorni fa Lei è uscito con un appello pubblico rivolto a chi disperde le mascherine nell'ambiente invitando a non farlo perchè, oltre ad essere importante per il futuro del pianeta, è qualcosa che coinvolge la salute di tutti.
Ora, se queste Sue parole sono veramente sentite e non di sola circostanza, mi chiedo perchè allora la Sua amministrazione permette a persone che abitano nel centro storico, completamente indisturbati e per niente intimoriti, di buttare per strada voluminosi sacchi di rifiuti indifferenziati accatastandoli ai piedi delle campane del vetro.
Questi cittadini, la spazzatura, sono soliti tenerla ammassata negli androni delle case del centro per liberarsene, quando a loro fa più comodo, con il favore della notte in barba alle sue raccomandazioni pubbliche, ai controlli delle giacche verdi, ai giorni dedicati alla raccolta e all'onestà di tutti quei cittadini che la raccolta differenziata la osservano veramente e scrupolosamente con senso di responsabilità per il bene e la salute di tutti.
Fin quì verrebbe da dire storia di ordinario sudiciume a Santa Croce visto che questa piaga, grazie alla sua tolleranza verso alcuni cittadini stranieri incivili, va avanti da sempre ma, quando poi tra i rifiuti si vedono gettate addirittura molte confezioni integre di pasta e scatolame intonso di conserve, fagioli, piselli e ceci con la scritta FONDO DI AIUTI EUROPEO AGLI INDIGENTI (FEAD) donati da associazioni caritatevoli, allora l'indignazione prende il sopravvento considerato che quel cibo poteva essere utile a chi, invece, non riesce ad arrivare alla fine del mese, magari ad altri concittadini italiani o stranieri.
Forse, come lei ultimamente va dicendo per altre circostanze, non sará il momento adatto per le polemiche ma il futuro del mondo e la salute non possono aspettare nemmeno a Santa Croce e sarebbe bene che lei si decidesse una volta per tutte ad intervenire energicamente per estirpare queste malsane abitudini.
Voglio augurarmi che dopo questa mia lettera indirizzata apertamente a lei e alla sua giunta vogliate finalmente adottare azioni concrete affiché queste possano colmare il vuoto appena lasciato libero dalle sue belle parole.
Sono sicuro che anche lei, signor sindaco, e i suoi assessori rimarrete indignati come me dopo aver visto tutto questo cibo buttato e non potrete rimarrete indifferenti allo spreco. Se vuole ed è veramente interessata sono a sua completa disposizione per ogni dettaglio utile a individuare le situazioni descritte.
Alessandro Lambertucci Consigliere comunale "Per un'altra Santa Croce"
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