Fase 2, Nesti (Confartigianato Donne): "Attenzione alle ricadute di genere"

«Il dibattito tra Istituzioni, parti sociali ed economiche attivato per condividere scelte fondamentali per la ripartenza del paese e la tutela degli interessi delle imprese e delle persone dovrà tenere in conto di tutte le ricadute possibili fra cui, di particolare rilevanza quelle di genere». A dirlo è Sabrina Nesti, presidente di Confartigianato Donne Impresa Toscana, ribadendo la richiesta già avanzata anche nella II Commissione del Consiglio Regionale lo scorso 16 aprile.

Le imprese femminili in Toscana, fa sapere l'associazione di categoria, sono arrivate a pesare per oltre il 27% sul totale delle imprese individuali artigiane e una buona parte di queste sono attive nei servizi dell’estetica e dell’acconciatura i settori in assoluto più penalizzati dalla pandemia. L’ultimo Dpcm ha stabilito che le scuole riapriranno forse a settembre mentre le attività lavorative riprenderanno fra il 4 maggio e il 1° giugno. La ripresa delle attività lavorative in assenza di provvedimenti a favore della conciliazione vita lavoro sta mettendo le donne, in molti casi, davanti alla scelta di dover lasciare il proprio lavoro o chiudere la propria impresa.

A preoccupare Confartigianato Donne Impresa Toscana in questo momento è lo stallo sull'assegno straordinario universale per tutti i figli fino a 14 anni e la richiesta di riaprire i servizi all'infanzia 0-6 anni: «Il confronto con le Istituzioni è fondamentale in questo momento per le imprenditrici che hanno un doppio carico di responsabilità legato alla propria organizzazione familiare e a quella dei propri dipendenti – prosegue Nesti – e apprezzo l’impegno delle Regioni che hanno saputo delineare con precisione ai Rappresentanti del Governo le urgenze organizzative che affliggono le famiglie e che comportano inevitabili ricadute sul mondo del lavoro e dell’imprenditoria. C'è la necessità di arrivare ad una soluzione del problema attraverso il confronto tra Governo-Regione-Enti locali e gli operatori del settore. Spera che possano essere velocemente approfondite le proposte reiterate che riguardano l’assegno straordinario universale per tutti i figli fino ai 14 anni e di riaprire i servizi all’infanzia 0-6 anni».

Confartigianato Donne Impresa Toscana evidenzia quattro misure che possono sostenere le imprenditrici in attesa della definizione dei nuovi interventi: il bonus baby sitter (attualmente concesso dalla Regione Toscana solo al personale sanitario e dal “decreto cura Italia” solo alle lavoratrici dipendenti in alternativa al congedo parentale rif. circolare INPS n. 1465 del 2/04/2020);

i contributi, anche parziali, da destinare ad ogni nucleo familiare con figli con obbligo scolastico (che non potranno accedere alle dotazioni messe a disposizione dalle scuole come previsto dal Dlg.n.18 del 17/3/2020 art.120) per sostenere le spese per l’acquisto della strumentazione tecnologica necessaria alla didattica on-line o per i collegamenti alle piattaforme e-learning;

sostegni alle famiglie per l’aiuto e l’assistenza dei familiari anziani che necessitano di cure ridefinendo le regole di accesso alle risorse già in campo e lo snellimento delle procedure, la valutazione della capacità di reddito delle famiglie, la velocizzazione dei tempi; infine misure di sostegno per l’adozione del lavoro agile attraverso il finanziamento di bandi rivolti alle piccole imprese e di facile accesso per il sostegno delle lavoratrici che abbia come finalità la conciliazione vita lavoro e che serva ad acquisire gli strumenti utili per l’utilizzo della modalità smart working.

Fonte: Ufficio stampa

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