Riceviamo e pubblichiamo una commossa lettera in memoria di Carlo Mancini da parte di un suo caro amico residente a Cerreto Guidi. Una lettera che parla da sola, un ricordo dell'avvocato empolese pieno di affetto e di ricordi. Questo il testo della missiva
Ci siamo conosciuti per caso, un'amicizia nata grazie ai nostri figli e che è cresciuta nel tempo. Un'amicizia inaspettata arrivata quando eravamo 'grandi', ma che è diventata auna parte importante della nostra vita. Carlo, amico mio, sono passati 15 anni, un percorso di vita insieme. Due famiglie che dai 'grandi' ai 'piccoli' si volevano bene e hanno passato insieme momenti indimenticabili, momenti a cui tu purtroppo non potrai più partecipare.
Amico mio, te ne sei andato portando con te una parte di me. Mi mancherai, mi mancheranno le nostre chiacchierate tutti i lunedì, al bar, dove commentavamo le prestazione dei nostri figli nelle partite di basket, la tua grande passione. Mi mancheranno le nostre passeggiate al mare, le nostre cene durante le quali raccontavi i tuoi aneddoti di gioventù e i ragazzi ti prendevano in giro dicendo che le avevano sentite un sacco di volte. Voglio solo dirti che ho trovato un amico, ma ho perso un fratello.
Amico mio lascia il tuo cellulare (minion) acceso. Così quando mi sentirò solo mi basterà pensare a te dall'altra parte, in attesa di raccontarci cosa hanno fatto i nostri ragazzi, come è andata l'ultima partita. Il mio non può essere un addio ma solo un arrivederci perché tu non sei mai andato via. Sei nella mia testa e nel mio cuore e non c'è morte che ti possa cancellare.
Dal tuo amico Sergio
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