In queste ore emerge insistentemente l’intenzione della maggioranza di portare in discussione la variante urbanistica sullo stadio, prima in Commissione consiliare, e subito dopo in Consiglio per la votazione finale.
Se questa intenzione fosse confermata, sarebbe una decisione inaccettabile. Come si può seriamente pensare di discutere e votare a ogni costo, in un momento di emergenza come questo, la variante stadio? Questo vorrebbe dire concentrare e di fatto bloccare i lavori istituzionali del Consiglio che, con grandissima fatica, sono appena ripresi in videoconferenza. Noi pensiamo, al contrario, che sia necessario concentrare tutte le energie per lavorare alla variazione di bilancio, in modo da dare risposte concrete alla grave crisi economica e sociale in atto.
Perché, dunque, portare in discussione e votazione proprio adesso un atto, come la variante, così importante per la nostra città? Proprio adesso che gli spazi di discussione sono molto più limitati, sono ridotte le possibilità di lavoro e di proposta dei consiglieri comunali, e il personale degli uffici si trova quasi tutto in modalità smartworking? Si tratterebbe di una forzatura inaccettabile. Non vorremmo si volesse strumentalizzare l'emergenza in corso per eludere le numerose criticità connesse alla delibera, impedendo una vera discussione e arrivando in tempi rapidissimi all’approvazione della variante. Già nell'ultimo Consiglio comunale abbiamo visto ripetuti tentativi di impedire alle minoranze di intervenire e discutere le proprie proposte.
Facciamo presente inoltre che, ad oggi, l'esame della documentazione in Commissione urbanistica non è neanche stato completato: dalla visione delle controdeduzioni definitive degli uffici, alle risposte da dare alle osservazioni ambientali che sono state presentate, fino alle modifiche alla variante a seguito delle osservazioni accolte.
Oggi la priorità assoluta del Consiglio comunale è dare risposte a chi è in difficoltà per la crisi sanitaria, economica, lavorativa e sociale. Risposte che questa amministrazione tarda ad assumere. Invitiamo dunque il sindaco Conti e la maggioranza a chiarire pubblicamente quali sono le loro intenzioni. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità verso la cittadinanza e il rispetto per le istituzioni democratiche.
Fonte: Diritti in Comune (Una città in comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile)
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