Un contributo alla società civile, un gesto fatto con entusiasmo e allo stesso tempo con tanta sensibilità da tutta l’azienda Pellemoda e Hostage.
Sono 25.000 mascherine appena terminate, frutto del lavoro a mano durato una settimana nelle catene interne riconvertite dall’azienda, che ha sede al Terrafino di Empoli, in produzione di mascherine protettive. Quindicimila sono state commissionate da importanti aziende del settore moda e entreranno nel circuito regionale: le restanti diecimila, come annunciato dalla proprietà, saranno donate a enti e organizzazioni che operano sul territorio.
«È il nostro modo per far capire che ci siamo, che anche noi vogliamo dare come sempre il nostro contributo - spiega Azzurra Morelli, CEO di Pellemoda - È il nostro ringraziamento a coloro che si impegnano quotidianamente nel volontariato e anche nel loro lavoro al servizio della comunità. Ma anche un modo per sostenere la cittadinanza di Empoli e di Vinci, il primo è il Comune dove abbiamo sede da qualche anno, il secondo è il Comune dove la nostra azienda è nata. Questa battaglia al Covid-19 si combatte tutti insieme, ognuno facendo la propria parte. Stando a casa, evitando contatti, ma se dobbiamo uscire per necessità è fondamentale la mascherina».
Le 10.000 mascherine donate da PelleModa e Hostage, due aziende delle stesso gruppo, guidato oltre che da Azzurra Morelli anche da Giampaolo Morelli, col socio Martino Mazzoni, saranno così ripartite: 4.000 al Comune di Empoli, 2.000 al Comune di Vinci, 300 a testa a Protezione Civile di Empoli, Misericordia di Empoli, Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli, poi ai Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e 1.500 ai medici e agli Infermieri del Ospedale San Giuseppe di Empoli.
«La donazione – conclude l’amministratore delegato Giampaolo Morelli – arriva con qualche giorno di ritardo perché abbiamo concluso un percorso tecnico-burocratico che ci ha permesso di ottenere un ‘via libera’ per la vendita di queste mascherine come ‘Dispositivo di Protezione Individuale’. Un passo molto importante per noi. Non ci fermiamo qui, il nostro obiettivo è arrivare alla produzione di 100.000 mascherine. Sappiamo tutti però che il vero obiettivo è superare questa fase di rischio e fare in modo che non ci sia più bisogno di protezione, vorrà dire che questo incubo sarà terminato. La nostra produzione dei capi in pelle e tessuto per i marchi di lusso e per la nostra linea Ahirain è intanto ferma. Speriamo di tornare presto alla normalità».
Fonte: Ufficio stampa
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