Lo chiede a Regione, Comune Firenze e Mukki. Impegno a salvaguardare produzione di qualità
Newlat Group “ha sottoscritto una lettera d’intenti con Finanziaria Centrale del Latte di Torino S.p.A., socio di riferimento di Centrale del Latte d’Italia (“CLI” o il “Target”), al fine di negoziare in esclusiva l’acquisizione di un pacchetto di maggioranza del Target per dare vita al progetto di aggregazione di aziende del Food come previsto nei piani di sviluppo dell’IPO”. Così recita una nota dello stesso gruppo dello scorso 19 marzo.
Della Centrale del Latte d'Italia i soci torinesi detengono le quote di maggioranza. Il resto delle quote è posseduto dai soci toscani: Comune di Firenze, Fidi Toscana, Comune di Pistoia e Camera di Commercio di Firenze.
Gli amministratori e gli allevatori mugellani si interrogano in questo momento su cosa potrebbe succedere se questa operazione di mercato si concretizzerà. Del resto, le aziende mugellane rappresentano i maggiori produttori e conferitori di latte - latte bio e alta qualità - della Mukki.
Sottolinea l'Unione dei Comuni del Mugello: “La nostra posizione sull’operazione è di attesa, ma crediamo necessario un confronto con Regione e Comune di Firenze e il presidente di Mukki. Ci preoccupa la mancanza di notizie da parte del gruppo Centrale del Latte d’Italia così come la scarsa informazione provvista dall’acquirente circa le prospettive di sviluppo e di integrazione fra Mukki e gli altri marchi della Newlat. Mukki è sempre stata un'azienda orientata alla qualità e all'eccellenza del prodotto e che opera in forte legame con il territorio, con comportamenti etici e patti di filiera. Questa operazione, qualora portata a termine, può avere sul territorio e i nostri allevatori rilevanti ricadute”. Prosegue l'Unione dei Comuni: “Occorre tenere alta l'attenzione sulla salvaguardia di chi produce quotidianamente un latte come quello del Mugello la cui alta qualità è ben riconoscibile e apprezzata dai consumatori. Questo è un settore strategico, e una importante fonte economica per il nostro territorio, che potrebbe offrire anche una prospettiva alla trasformazione del prodotto. Siamo impegnati nel creare il distretto rurale ed il distretto biologico insieme ad i nostri allevatori al fine di migliorare ulteriormente la nostra qualità, consci che sul mercato è la qualità che fa la differenza. Abbiamo quindi richiesto alla istituzioni fiorentine e toscane di essere coinvolti, per valutare e affrontare le prospettive che risultano da questa operazione”.
Fonte: Unione dei Comuni del Mugello - Ufficio Stampa
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