Sospesa la Tari, sia per le attività commerciali che per le utenze private, sospesa anche l’imposta della pubblicità, così come il servizio mensa e il pagamento delle rette di asilo nido e centro anziani diurno. Sono le prime, immediate, misure che l’amministrazione D’Ambrosio ha già adottato per sostenere la comunità di Altopascio. A queste, poi, sono allo studio tutte le risorse disponibili, in parte previste anche con il nuovo decreto previsto per i primi d’aprile, per creare un fondo comunale speciale Covid-19, da utilizzare per rilanciare l’economia locale, sostenere concretamente le categorie economiche che stanno maggiormente subendo l’emergenza Coronavirus e dare una risposta certa alle nuove povertà, siano esse partite Iva, lavoratori in cassa integrazione, autonomi e precari.
“Ci sono una serie di misure che sono già operative - spiega il sindaco, Sara D’Ambrosio -, entrate in funzione da subito, non appena è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Da subito, inoltre, abbiamo avviato un confronto proprio con i commercianti, molti dei quali avevano deciso di chiudere come segno di responsabilità e di vicinanza alla comunità, ancor prima che venisse pubblicato il decreto #IoRestoACasa dell’11 marzo scorso. I tempi sono importanti, visto che, nonostante la situazione imporrebbe unità e maturità, ci sono i soliti sciacalli dell’emergenza che aprono la bocca solo per parlare, non avendo alcuna proposta da fare”.
“Con l’ufficio stiamo lavorando anche per il rimborso del trasporto scolastico, che a differenza degli altri servizi non viene pagato mensilmente, ma su base annuale - continua il sindaco -. È sempre più chiaro come l’emergenza sanitaria diventerà, e in alcuni casi è già diventata, emergenza economica: noi faremo tutto quello che è in nostro potere per sostenere il tessuto produttivo ed economico locale e direttamente i cittadini che si troveranno in difficoltà. Ma non solo: oltre agli aiuti economici, siamo già al lavoro per prevedere un grande piano di rilancio del paese, soprattutto del commercio, per attrarre persone ad Altopascio, incentivare gli acquisti in paese, sostenere il turismo e lo scambio. È l’altra faccia della medaglia, che dovrà diventare operativa nel momento in cui l’Italia ripartirà. Stiamo studiando tutte le misure possibili per creare agevolazioni ad hoc e per evitare che la grande maggioranza della gente sia costretta ad abbandonare la partita, a rinchiudersi in se stessa e, nel caso dei commercianti, a chiudere definitivamente i battenti. I sindaci degli 8 mila Comuni italiani, di tutte le parti politiche, stanno chiedendo misure al Governo per essere nelle condizioni di fare il loro lavoro già difficile. Dopo il Cura Italia, serve di sicuro un altro decreto che potremmo chiamare “Cura Città”, come qualcuno l’ha definito, dove tra i vari aiuti siano previste anche misure fiscali dedicate, tali da permettere ai comuni di avere campo libero per sostenere tutte le categorie sociali”.
LE MISURE. È quindi già attiva la sospensione della Tari: una misura che riguarda cittadini e attività commerciali. Il Comune nel momento in cui verrà fatta la rateizzazione del pagamento stabilirà quanto e cosa rateizzare, facendo così slittare alcune rate al 2021. L’amministrazione comunale ha anche intenzione di rivedere le politiche della sosta per quando le attività potranno riaprire al pubblico. Per le famiglie, inoltre, sono già sospesi i pagamenti dei servizi a domanda individuale.
Fonte: Comune di Altopascio - Ufficio Stampa
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