Licenziamenti in blocco, Confcommercio replica: "Ricetta devastante"

Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli

E' una ricetta dannosa e devastante quella che il consigliere e imprenditore Antonio Veronese ha lanciato alla città parlando pubblicamente del licenziamento in tronco di 21 dipendenti su 25. Nessun dubbio per il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli che si sia trattato di parole da respingere risolutamente al mittente: “Per fortuna la stragrande maggioranza di commercianti e imprenditori non la pensa e soprattutto non si comporta come lui, altrimenti non ci sarebbe più speranza per nessuno. Gli imprenditori veri sono un'altra cosa, e noi siamo orgogliosi di rappresentare tantissimi di loro che pur nelle infinite difficoltà sono capaci di assumersi con coscienza e scrupolo le proprie responsabilità fino in fondo. Prendiamo le distanze da questo modo di fare impresa, e consideriamo indegno prestarsi a strumentalizzazioni per chissà quali fini politici sulla pelle degli stessi lavoratori!”.

“Sappiamo bene quanto le persone facciano la differenza soprattutto nel settore dei servizi, in primis turismo e commercio” - aggiunge il direttore di Confcommercio: “Meritano attenzione, formazione, sostegno e alle prime difficoltà, per quanto grandi, non si liquidano in blocco e si espongono alla pubblica attenzione come in una qualsiasi maxi-liquidazione da ipermercato. Anche perché il licenziamento è solo l'atto finale di una serie di azioni meno drastiche: dalle ferie forzate, alla riduzione dell'orario, alla cassa integrazione, al fondo integrativo salariale per le aziende con più di 5 dipendenti fino eventualmente alla sospensione del rapporto di lavoro”.

“Decisioni di questo tipo non fanno altro che alimentare un clima di panico e di sfiducia” – conclude Pieragnoli - “ma soprattutto sono in clamorosa contraddizione con le richieste di aiuto e di sostegno rivolti alle istituzioni, con interventi, che seppur lentamente cominciano ad arrivare. Con quale faccia e con quale credibilità il consigliere possa chiedere la cancellazione delle tasse dopo aver licenziato in un colpo solo l'80% del proprio personale, lo sa solo lui”.

Fonte: Confcommercio Provincia di Pisa

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