A Empoli esistono lapidi ormai non più leggibili, o che comunque risentono dell'incuria. Una di queste è situata in Via Spartaco Lavagnini, sulla facciata dell'edificio nei cui locali venne fondato il Partito Comunista d'Italia, il 20 febbraio 1921, alla presenza del sindacalista comunista fiorentino Spartaco Lavagnini.
Pochi giorni dopo il Lavagnini venne assassinato dai fascisti e gran parte dei lavoratori toscani entrarono in sciopero. Fu proprio in questo clima che il 1° marzo si verificarono i "Fatti di Empoli", che videro alcuni militari, scambiati per fascisti, cadere sotto i colpi della popolazione insorta.
Durante il regime fascista ci fu un momento in cui a Empoli il Partito Comunista d'Italia arrivò a contare seicento iscritti, mentre in tutta Italia non arrivava a tremila. L'antifascismo e l'adesione al comunismo sono stati per decenni un tratto distintivo di Empoli.
Una lapide come quella menzionata meriterebbe ben altra considerazione e trattamento.
Fonte: Pci sezione Empolese Valdelsa
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