Nozze d'oro a Palazzo Vecchio, Nardella suona il violino agli sposi

“Siete un esempio. Con la vostra esperienza potete ispirare tanti giovani. Mi affido a voi affinché possiate infondere loro tanto coraggio per vivere il matrimonio, che è un progetto di vita importante. In una società in cui si fa tutto e subito, in cui ci si annoia e si consuma tutto velocemente non abbiamo la forza, la pazienza, la determinazione e la passione di portare avanti progetti per tutta la vita, quasi spaventano. È importante invece affrontare e superare insieme le difficoltà e i problemi che la vita presenta. E i vostri 50 anni insieme ci dimostrano che è possibile”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella alle oltre 300 coppie di sposi che quest’anno festeggiano le nozze d’oro e che questa mattina erano nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per festeggiare San Valentino con l’iniziativa ‘Nozze d’oro a Palazzo Vecchio’. Nel pomeriggio ci sarà il secondo turno della’iniziativa, alla quale parteciperanno altrettante coppie.

“Oggi più di ieri è difficile costruire qualcosa per tutta la vita - ha continuato Nardella -. L’Italia del dopoguerra non era un’Italia in una buona salute, ma nonostante i tanti problemi economici c’erano fiducia, speranza e voglia di futuro. L’Italia di oggi è molto più ricca eppure c’è meno fiducia e meno speranza. Credo, quindi, che sia importante parlarsi, ascoltarsi, prendere esempio dagli altri e confrontarsi”. Il sindaco, rivolgendosi alle coppie presenti nel Salone dei Cinquecento, ha chiesto di “contagiare i concittadini più giovani di quella speranza e di quella fiducia che nutrivate e nutrite ancora”.

Durante la cerimonia Nardella ha ricordato Narciso Parigi, scomparso poco meno di un mese fa, e ha suonato al violino la canzone ‘La porti un bacione a Firenze’, dedicandola a Parigi e agli sposi d’oro. “Volevo molto bene a Narciso con cui condividevo l’amore per la musica”, ha dichiarato il sindaco.

Nel suo intervento Nardella ha citato anche Dante Alighieri che nella Divina Commedia parla molto di amore: “Io festeggio i vostri cuori gentili - ha detto rivolgendosi alle coppie - che si sono lasciati conquistare in modo profondo e perdurante dall’amore, che poi si trasforma nel corso del tempo e si arricchisce di complicità, comprensione, amicizia”. “La cosa più bella è che noi abbiamo il privilegio di vivere a Firenze - ha affermato Nardella - e anche la bellezza di questa città fa da cornice al nostro amore e al nostro progetto di vita. Io credo al fatto che alcune città abbiano uno spirito particolare. Non a caso Giorgio la Pira definiva Firenze la seconda Gerusalemme”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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