Il 42enne che fuarrestato per aver annaffiato le piante di marijuana per Walter De Benedetto non è stato condannato nel processo che si è celebrato oggi nel tribunale di Arezzo davanti al giudice Giulia Soldini. La giudice ha disposto per il 42 la misura di messa alla prova, che prevede la sospensione del processo e lo svolgimento da parte dell'imputato di attività di pubblica utilità, seguendo uno specifico progetto in questo caso l'aiuto all'Enpa.
Walter De Benedetto è il 48enne aretino affetto da una grave forma di artrite reumatoide che la coltiva per sopperire al proprio fabbisogno terapeutico. L'uomo, un 42enne di Arezzo, venne arrestato, per poi essere rimesso in libertà, quando fu trovato dai carabinieri nell'atto di annaffiare piantine di marijuana che avrebbero in tutto reso 25 chili di sostanza.
I legali del 42enne avevano chiesto di derubricare il reato, ma il pm si era opposto ritenendolo non lieve ma il giudice Giulia Soldini ha valutato che il 42 stava solo innaffiando piante utilizzate per fini esclusivamente terapeutici quindi modalità e circostanze sono risultate prevalenti rispetto alla quantità di stupefacente. Il giudice inoltre ha tenuto conto della grave malattia che affligge Walter De Benedetto. Egli stesso ha spiegato come la sua malattia gli causasse dolori fortissimi che non potevano essere leniti solo con i quantitativi di cannabis terapeutica passati dalla Asl.
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