Nell'ambito della Stagione del Quaranthana, Teatro comunale di San Miniato, gestito dalla Compagnia Teatrino dei Fondi, diretta da Enrico Falaschi, venerdì 7 febbraio ore 21:30 va in scena Piccola patria, ideazione e drammaturgia Lucia Franchi e Luca Ricci, che ne cura anche la regia, con l'interpretazione di Simone Faloppa, Gabriele Paolocà, Gioia Salvatori, una produzione CapoTrave – Infinito.
Uno spettacolo teso che riflette su uno dei fenomeni del nostro tempo: la frammentazione in piccole patrie e l’incapacità della politica di dare risposte alle reali necessità dei cittadini.
Affrontando una tematica politico-sociale, è un lavoro ambientato nel nostro presente, in una cittadina di provincia non specificata, dove si sta per svolgere un referendum che decreterà l’eventuale autonomia dall’Italia.
La vicenda si sviluppa su tre giorni: il giorno antecedente, il giorno stesso e quello successivo al voto. Il vorticoso climax di tensione innescato dall’imminente scelta politica fa emergere le contraddizioni individuali, familiari e sociali, che si palesano nella relazione tra i tre protagonisti. Quando si rompe qualcosa, altre lacerazioni si vengono a creare incidentalmente, e ogni frattura ne porta altre, sia nei rapporti tra le persone, sia interni alle persone stesse.
Nella stesura drammaturgica gli autori si sono ispirati alla vicenda storica della Repubblica di Cospaia, situata tra la Toscana e l’Umbria: un lembo di terra lungo 2 km e largo 500 metri che fu Repubblica indipendente dal 1440 al 1826, a causa di un errore di tracciamento dei confini da parte dei geografi della Repubblica di Firenze e dello Stato Pontificio. Per anni quella striscia di terra, che non doveva pagare tasse a nessuno, senza esercito, né carceri, ha conservato uno spirito indipendentista pieno di diffidenze verso l’esterno.
Fonte: Ufficio stampa
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