Il distretto conciario toscano consegue il rinnovo dell’EMAS (Eco-management and audit Scheme), strumento promosso dalla Comunità europea per incentivare l’attuazione di strategie virtuose sotto il profilo ambientale coinvolgendo trasversalmente realtà pubbliche e private. Lo scorso luglio si era svolta con esito positivo la verifica della conformità del distretto ai parametri considerati ai fini dell’EMAS, nei giorni scorsi è stata rilasciata la comunicazione ufficiale da parte del Ministero dell’Ambiente attraverso ISPRA (Comitato Ecolabel Ecoaudit, sez. EMAS Italia). Il rinnovo varrà per il prossimo triennio, fino al settembre 2022.
Molteplici i parametri che nel distretto sono stati monitorati ai fini dell’EMAS, dagli investimenti per favorire l’evoluzione eco-compatibile di concerie e impianti industriali alle iniziative per agevolare l’approccio responsabile dei cittadini verso il tema ambientale, passando per la realizzazione di infrastrutture da parte dei Comuni per migliorare la vivibilità e razionalizzare i consumi. «Questo risultato -dice il presidente del comitato promotore EMAS, Aldo Gliozzi-premia l’impegno che nel distretto è condiviso da pubblico e privato verso tutto quanto è riconducibile a responsabilità verso l’ambiente. Un impegno che è frutto di un lavoro di che coinvolge tanti attori, dalle aziende conciarie con le relative associazioni di categoria alle amministrazioni comunali del distretto, il cui apporto di sindaci, assessori e funzionari è stato prezioso al fine del raggiungimento di questo importante risultato».
Il comitato promotore dell’EMAS del distretto conciario toscano è composto da: Associazione Conciatori, Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e dai Comuni di Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Fucecchio e San Miniato. A supporto scientifico delle attività del comitato c’è la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. «In ottica EMAS-aggiunge Tiberio Daddi dell’Istituto management Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa- si è proceduto ad un'analisi di contesto in cui sono stati mappati i più importanti stakeholder del distretto e identificate le loro aspettative. Diversi gli obiettivi che sono stati predisposti per il distretto, dopo aver condotto un’articolata analisi settoriale con il contributo di un campione di 33 imprese che rappresentano circa 8 milioni di m² di pelle: il raggiungimento di quegli obiettivi concorre a consolidare complessivamente il distretto sotto il profilo della sostenibilità»
Fonte: Associazione Conciatori
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