«Sono 47.676 i residenti dell’area Empolese esposti a rischio alluvione medio, trovandosi in aree a pericolosità idraulica così identificate secondo i dati del rapporto Ispra 2018 Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Ma a dati noti, corrispondono adeguati interventi di prevenzione e messa in sicurezza dei territori? O il governo del territorio in mano alla Regione procede nella rincorsa dell’emergenza in una Toscana che è seconda in Italia per rischio idraulico, dietro solo all’Emilia Romagna?»: se lo domanda il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che guarda con preoccupazione agli eventi meteo di questi giorni ma vuole lanciare il ragionamento oltre l’ostacolo della contingenza.
E purtroppo la risposta parrebbe negativa: «La fragilità della Toscana è nota e documentata – ripercorre il Capogruppo regionale di Forza Italia – ma quando a pagina 44 del suo Rapporto Ispra si guarda indietro, rispetto al 2015 include tra “gli incrementi più significativi della superficie classificata a pericolosità media […] il bacino dell’Arno e quelli regionali toscani […]”. Perché? In cosa hanno mancato Pd e sinistra che storicamente governano la Toscana?»
«Contare i danni, lo stato delle evacuazioni, attendere le ondate di piena con trepidazione nelle sale della protezione civile dove si monitora e si fronteggia l’emergenza è da batticuore. Ma questi sono il ‘durante’ e il ‘dopo’. C’è tutto un ‘prima’ su cui la politica ha il dovere di intervenire», sprona Marchetti.
I dati sull’esposizione forniti da Ispra sono assai dettagliati e in Appendice (da pag. 791 la tabella relativa, in cui i dati toscani iniziano da pag. 841) approfondiscono anche la situazione dei singoli comuni: «Se estrapolo i dati relativi a Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli e ancora Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli e Vinci il quadro è a tratti davvero sconfortante. Oggi vediamo la traduzione plastica di quei dati noti che indicavano ad esempio a Montelupo 9.677 persone esposte a pericolosità idraulica media, ovvero il 70,9% dei residenti. Numero più contenuto ma percentuale maggiore per Capraia e Limite, dove i residenti a rischio medio sono 5.268 ma la percentuale sul totale è del 72,2%. Il 49,2% di coloro che risiedono a Vinci sono nella stessa condizione e formano una comunità di 6.940 persone in pericolo. A Fucecchio le persone a rischio alluvione medio salgono a 10.071 e rappresentano il 44,2% della popolazione. E così via, col territorio comunale di Empoli che tutto sommato non sfigura coi suoi 6.532 cittadini a rischio medio per una percentuale del 14%. Fatto sta che bisogna correre ai ripari. La Regione deve attivare gli uffici del Genio civile per le valutazioni del caso, programmare e, ove le pianificazioni già esistono, arrivare alla fase esecutiva degli interventi. A tambur battente, però. Non si aspetti di dover piangere il peggio».
Fonte: Ufficio stampa
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