"L'unione fa la forza", "Per noi è fondamentale", "Concorrenti ma amici", "Importantissimo, anche se a volte ce ne rendiamo conto poco". Queste sono solo alcune delle frasi con cui i soci hanno definito il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale: concetti che rendono bene il significato del marchio, proprio in occasione dei suoi primi venticinque anni di vita.
Nella serata di ieri, mercoledì 21 novembre, il Consorzio ha festeggiato a CasaConcia a Ponte a Egola le nozze d'argento. Lo ha fatto di fronte a più di un centinaio di persone, in mezzo all'arte e alla narrazione di un prodotto - la pelle - che grazie al vegetale ha assunto una sfaccettatura in più, di certo non di poco conto.
I membri del Consorzio si sono ritrovati a tavola assieme agli amministratori locali per brindare a un primo quarto di secolo più che positivo. "Ci giriamo verso il passato e ringraziamo chi ha contribuito a creare tutto questo, ma poi ci proiettiamo verso il futuro. Cercheremo sempre di far capire la pelle, di fare cultura della pelle. 1,6 milioni di cartellini venduti sono una grande cifra e un successo" ha spiegato soddisfatto il presidente Simone Remi.
Le attività promozionali sono state molteplici nel corso di questi venticinque anni: si va da studi e ricerche a mostre e visite nelle scuole, passando dalla semplice informazione sulla concia al vegetale. L'obiettivo è quello di salvaguardare la tradizione di questo tipo di concia, puramente toscano, che si inserisce a metà tra artigianato e arte vera e propria, con un occhio all'ambiente. Fondato nel 1994, a oggi vanta ventidue concerie associate tra San Miniato, Fucecchio, Santa Croce sull'Arno e Castelfranco di Sotto.
Gianmarco Lotti e Margherita Cecchin
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