La scoperta di avere una forma tumorale sconvolge la vita di purtroppo tante persone anche in Toscana. Nel voler agire in tempo per curarsi e sottoporsi a interventi o terapie, per chi ancora lavora possono sorgere ostacoli e inciampi su cui si può rimanere impigliati, dal trattare con l'azienda per gestire il periodo di cure fino alle richieste agli istituti previdenziali per assegni o pensioni di invalidità. Dal 2016 a Firenze è presente lo sportello Oplà, avviato dalla Cgil metropolitana, che si estenderà il secondo e quarto mercoledì del mese (dalle 15-18.30) anche alla Camera del Lavoro di Empoli, nel Centro*Empoli di via Sanzio.
Ne hanno parlato oggi la responsabile Silvia Cecchi e il coordinatore Cgil Empolese Valdelsa Paolo Aglietti. "Dal 2018 il nostro servizio è stato istituzionalizzato dalla Regione, con la presenza oltre che nella storica sede in via Tavanti a Firenze pure nei centri Ispro, con la Lilt a fianco del Cerion, a Borgo San Lorenzo. Apriamo a Empoli e ringraziamo per il rapporto con il locale ospedale".
Cosa fa lo sportello? Ascolta e individua i bisogni della persona per gestire i problemi sul lavoro. Ci occupiamo della conciliazione tra la vita lavorativa e le necessarie assenze per curarsi. Non tutti sanno che nei contratti di lavoro esiste un periodo di comporto in cui non si può essere licenziati. In più riusciamo ad avere i riconoscimenti Inps o degli istituti previdenziali previsti da contratto, anche per alcune categorie di liberi professionisti".
Esemplare è il caso di F., residente nell'Empolese e impiegato come grafico a Firenze, che con Oplà ha potuto gestire e risolvere una situazione altrimenti complicata. La malattia, adesso gestita con un intervento, è stata scoperta a inizio 2018. Oplà ha concordato una strategia per il lavoro, permettendo le cure del caso. Il ritorno a lavoro è stato concordato con il telelavoro, ossia l'impiego da casa, a eccezione di due pomeriggi a settimana in cui F. va in ufficio a Firenze. I viaggi ridotti permettono di migliorare la salute di F. e da un anno il suo è un modello anche per altre organizzazioni che potrebbero scegliere vie come queste, previste per legge ma poco esplorate.
A oggi sono 467 le persone che si sono rivolte a Oplà, un 10% circa dall'Empolese Valdelsa. La maggioranza di queste (il 76% del totale) è formato da donne, così come il 62% lavora nel terziario. Nei dati si nasconde una condizione percepibile da chi lavora allo sportello: le donne hanno meno timori a chiedere aiuto allo sportello. "L'opera di sensibilizzazione va fatta anche nei confronti degli uomini", affermano Cecchi e Aglietti.
La presentazione 'in pompa magna' dello sportello verrà fatto mercoledì 30 ottobre dalle 15 all'auditorium di Palazzo Pretorio in piazza Farinata a Empoli. Oltre ad Aglietti e Cecchi, saranno presenti il sindaco Brenda Barnini e la segretaria generale Cgil Firenze Paola Galgani. Sono presenti gli interventi di Gianni Amunni, direttore generale Ispro, Luisa Fioretto, direttore dipartimento oncologico Asl Centro, Lucia Caligiani, direttore Sosd Psiconcologia Asl, e Federica Massaro del progetto Bazin, sartoria etica che produce anche turbanti colorati per le donne sottoposte a chiemioterapia.
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