
"In rispetto alla scomparsa e alle giornate di vigilia dei funerali del pontefice Papa Francesco è stato annullato il concerto che doveva tenersi in piazza del Comune del gruppo musicale Quarto Podere". La comunicazione è arrivata attraverso i social network del Comune di Lastra a Signa in merito alle iniziative in programma per il 25 aprile.
La scelta di annullare il concerto, che risponde nei fatti alla richiesta del Governo di celebrazioni all'insegna della "sobrietà", non è piaciuta però ad ANPI: "Abbiamo appreso dai Social che l'Amministrazione Comunale ha cancellato il concerto programmato per il pomeriggio del 25 aprile, ascoltando il consiglio di chi vorrebbe cancellare dal calendario e dalla storia una data significativa come la Liberazione. Questa scelta ci trova amareggiati e rammaricati: il 25 aprile di ottant'anni fa segnò la fine della tragedia della guerra e di una feroce dittatura fascista durata vent'anni. Dietro quella data ci sono milioni di morti, lutto, e dolore per la maggior parte delle famiglie italiane.
La sobrietà ha sempre caratterizzato nelle nostre celebrazioni il ricordo di quei momenti drammatici, come si può comprendere anche dalle testimonianze che abbiamo raccolto e che il pomeriggio del 25 aprile potremo vedere ed ascoltare: persone anziane che ricordano il dolore per la morte di familiari, amici, per l'attesa di chi non sapeva che fine aveva fatto il padre, il marito; molti non sapevano neppure cosa rappresentasse essere liberi di parlare, di esprimere il proprio pensiero senza essere perseguitati, ammazzati.
Ma insieme a quel dolore abbiamo sempre anche ricordato con gioia la felicità della liberazione da una guerra e da una dittatura fascista, il ritorno della pace, della democrazia, delle libertà, della giustizia sociale.
Ecco perché ci sentiamo in dovere di festeggiare il 25 aprile, pur consapevoli e tristi per la morte del Santo Padre, uomo che stava a fianco degli ultimi della terra, che cercava la pace e la concordia, uomo della misericordia e del perdono.
Chi ha chiesto sobrietà non ha nascosto la sua provocazione ed ipocrisia: non ha corretto la programmazione delle reti radiotelevisive pubbliche e private, le quali trasmettono musica e spettacoli di ogni genere.
In un periodo della nostra storia molto complicato dove i figli del fascismo sono tornati con arroganza, mimetizzandosi ma sempre portatori degli stessi intenti, non bisogna assecondare i tentativi di indebolimento delle celebrazioni della Liberazione. Noi il 25 aprile saremo in piazza con le nostre bandiere a festeggiare. Felice festa della liberazione a tutti e tutte!
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