
Ennesimo caso di truffa online nella provincia, dove un uomo residente a Livorno è stato vittima di un raggiro mentre cercava di vendere un motociclo su un noto sito di e-commerce. Grazie alle indagini dei Carabinieri della Stazione di Ardenza, è stato individuato e denunciato un quarantenne originario del sud Italia, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici.
La vicenda ha avuto inizio con la pubblicazione dell’annuncio di vendita da parte della vittima. Poco dopo, l’uomo è stato contattato da un sedicente acquirente che, fingendosi realmente interessato all’acquisto, ha proposto di versare una caparra di 500 euro per bloccare il mezzo. Il pagamento, secondo quanto affermato dal truffatore, doveva avvenire attraverso alcune semplici operazioni da effettuare presso uno sportello bancomat.
Ignaro del raggiro, il venditore si è recato allo sportello e ha seguito passo passo le indicazioni fornite telefonicamente dal finto compratore, inserendo codici che – invece di fargli ricevere la caparra – hanno generato una ricarica verso la carta del truffatore. Quest’ultimo ha poi tentato di fargli ripetere l’operazione per un’altra somma analoga, ma la vittima ha iniziato a nutrire sospetti e si è fermata, cercando inutilmente di ricontattare l’interlocutore, ormai irraggiungibile.
L’uomo si è quindi rivolto ai Carabinieri, che hanno avviato indagini approfondite. Seguendo il flusso delle somme trasferite e incrociando le informazioni raccolte, i militari sono riusciti a risalire all’identità del presunto responsabile, denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Livorno per truffa aggravata mediante l’uso di strumenti elettronici di pagamento.
I Carabinieri colgono l’occasione per lanciare un appello alla cittadinanza, invitando alla massima prudenza nelle transazioni online. «Prestate attenzione a chi vi contatta via internet, soprattutto in caso di offerte troppo vantaggiose o richieste di operazioni anomale – spiegano dall’Arma –. Usate sempre canali tracciabili, verificate l’identità degli interlocutori e, in caso di dubbio, rivolgetevi senza esitazione a una delle 27 Stazioni presenti sul territorio provinciale o chiamate il 112».
Un ulteriore avvertimento riguarda i numeri telefonici: è infatti in aumento il fenomeno della clonazione dei numeri istituzionali, che può indurre in errore chi riceve la chiamata. In questi casi è consigliato riagganciare e richiamare il numero per verificare la reale identità del chiamante.
Il sito ufficiale Carabinieri.it offre una sezione dedicata alle truffe più comuni e ai consigli utili per riconoscerle. Le tecniche usate dai truffatori, per quanto ingegnose, seguono spesso schemi ricorrenti: individuarli per tempo è fondamentale per evitarli.
Fonte: Ufficio Stampa
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