
"L'uomo, originario di Caltanissetta, è ricoverato in fin di vita al Policlinico di Pisa, mentre il figlio, ferito al volto, è attualmente ricoverato all'ospedale di Pontedera in attesa di un intervento chirurgico
Fu l'esecutore materiale dell'omicidio di Maurizio Gucci a Milano nel 1995 l'uomo che ha tentato di uccidere il figlio a Santa Maria a Monte e che successivamente ha tentato di togliersi la vita ferendosi gravemente. Ora l'uomo è ricoverato in coma al policlinico di Pisa mentre il figlio non ha riportato ferite gravi.
Benedetto Ceraulo, 63 anni, originario di Caltanissetta, è tornato al centro di un tragico episodio di cronaca dopo aver sparato al figlio Gaetano di 37 anni, durante una violenta lite nella sua abitazione a Santa Maria a Monte, dove viveva da solo da un paio di anni. L'incidente è avvenuto nelle prime ore della mattina di oggi, quando il figlio è stato raggiunto dai colpi di pistola al volto. Nonostante le ferite, Gaetano è riuscito a salire sulla sua auto e a fuggire, cercando rifugio in un luogo sicuro e chiamando il numero di emergenza 112. È stato trasportato all'ospedale di Pontedera, dove è stato immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico, ma le sue condizioni non sono critiche e non è in pericolo di vita. Il padre, trovato in gravissime condizioni dopo aver tentato di togliersi la vita, è stato trasferito al policlinico di Pisa, dove attualmente è ricoverato in coma.
Ceraulo, che aveva cercato di ricostruirsi una nuova vita nel settore della viticoltura, dopo aver trascorso anni in prigione, aveva incontrato nel 2017 il marchese Frescobaldi sull'isola di Gorgona, dove era stato detenuto. In quel periodo aveva partecipato a un progetto di viticoltura, iniziativa che aveva portato avanti anche dopo la sua liberazione. Si era poi trasferito a Santa Maria a Monte, dove viveva in affitto e dove lo aveva raggiunto il figlio per le festività pasquali.
La sua storia criminale risale al 1995, quando, a soli 32 anni, fu arrestato per l'omicidio dell'imprenditore della moda Maurizio Gucci. Il delitto, commissionato dall'ex moglie di Gucci, Patrizia Reggiani, in preda alla gelosia e alla paura che le spese del marito per la sua nuova relazione potessero compromettere il patrimonio di famiglia, portò Ceraulo ad essere accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio. Dopo un lungo processo, nel 1998, Ceraulo fu condannato all'ergastolo, pena successivamente ridotta a 28 anni. La sentenza fu confermata in Cassazione. La vicenda dell'omicidio Gucci coinvolse anche altri complici, tra cui la stessa Reggiani, condannata a 29 anni, e Pina Auriemma, complice della Reggiani, condannata a 25 anni..
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