
Da non perdere l'incontro su "Bastiano di Nena" di Giancarlo Pertici, all'Orcio d'oro, venerdì 25 aprile alle 17,30.
Durante l'interessante pomeriggio, Andrea Mancini, con accanto l'autore, svelerà i segreti di un romanzo ambientato nella San Miniato medievale.
Tutto questo, a partire dal grande volume scritto da Dilvo Lotti, per la Sagep di Genova: "San Miniato. Vita di un'antica città".
Sarà una serata piena di fascino, durante la quale verranno letti brani da ambedue i libri, svelando la storia di mura millenarie, che hanno ancora tanto da raccontare, quelle appunto di San Miniato, che i due autori hanno fatto rivivere, ambedue pensando alla verità storica, ma anche con qualcosa di fantastico, che strizza l’occhio al lettore.
Bastiano di Nena è stato un racconto, ma adesso è cresciuto fino a diventare adulto. É un romanzo e Bastiano non è più un giovincello, ma un Cavaliere sul quale tutti possono contare. È un romanzo d'amore, quello tra Bastiano e Cecilia. Ma anche storico, perché ambientato nella San Miniato di fine 1300, con i mestieri e le usanze del tempo. La lavorazione e il commercio della lana a fare da traino verso il futuro. I cantieri aperti ad erigere chiese e case torri. Lo scorrere della vita sulle orme del Vangelo al suono delle campane. La vita monastica femminile. L'epilogo che prende corpo nel corso dei giorni della Settimana Santa. Storia di lotte tra borghi e castelli che si conclude in maniera inattesa. Tante storie parallele punteggiate da personaggi caratteristici del tempo: il fabbro, la fattucchiera, il prete affarista, l'inquisizione, il frate confessore, i vescovi del tempo, i Cardi e i Lanicotti tintori. La rivalità mai doma fra Lucca e Firenze messa a tacere dai rispettivi vescovi in vena di Perdono e di Pace. Il tutto sul palcoscenico naturale del tempo. Soprattutto in Castelvecchio tra uno spitale e l'altro. Le scorribande dei bambini in vena di dispetti. Fra questi la frotta dei tanti gettatelli, che hanno continuato a popolare Poggighisi fino ai giorni nostri. Sono loro i maggiori protagonisti di questa storia. Tanti i colpi di scena e le sorprese tutte a suscitare il sorriso e la speranza di un futuro migliore. Una lettrice del libro, ancora in corso di pubblicazione, ha voluto scrivere: “Romanzo storico, originale e da leggere tutto d'un fiato. Un mondo di personaggi realistici e fantastici insieme che ricordano i grandi poemi alla maniera dell'Ariosto e lo stile moderno, in particolare di Italo Calvino”.
Giancarlo Pertici, nato a San Miniato nel '47, si trasferisce con la propria famiglia a Marina di Pisa appena ventenne. Quando conosce e sposa Graziella, si sposta in un piccolo podere nelle campagne di San Miniato, lì nascono i due figli: Cristiano nell'83 e Tiziana nell'85. Da pensionato che torna a vivere in paese e inizia a scrivere, ma solo per caso. Sono racconti, ricordi di un bambino nella San Miniato della sua infanzia, che affida subito a Facebook. Racconti che raccolgono consensi e una nutrita schiera di seguaci in rete. Notati da 'La Conchiglia di Santiago', vengono pubblicati in due volumi: I racconti dell'orto nel 2014 e Pian delle Fornaci nel 2015. Quando Graziella si ammala gravemente, trova nella scrittura anche 'rifugio'. Alcuni racconti nascono proprio nelle sale d'attesa d'ospedale. Rimasto vedovo nel 2016, si prende cura di un grande orto, della sua casa e soprattutto di sua figlia Tiziana, una ragazza Down di 38 anni, ma non abbandona la scrittura. È anzi una passione che lo porta a scrivere più storie contemporaneamente. Prima ha scritto L’erede di San Martino, poi Bastiano di Nena.
Fonte: Ufficio stampa
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