Abbandono di rifiuti e pesca illegale, tre denunce dei carabinieri nel Pisano

I controlli dei carabinieri del nucleo forestale di Pisa, a tutela del patrimonio ambientale, faunistico e contro il bracconaggio, questa settimana hanno portato a denunce per illeciti ambientali e contestazione ad attività di pesca illegale. Il primo intervento ha riguardato un uomo denunciato per abbandono di rifiuti: durante un servizio di perlustrazione lungo l'Aurelia Sud, in località Mortellini nel comune di Pisa, i militari lo hanno sorpreso mentre lasciava illegalmente rifiuti speciali non pericolosi, in particolare pneumatici e un telaio di bicicletta in ferro, all'interno di un'area privata.

A Santa Luce, in seguito a una segnalazione e alle indagini, il nucleo carabinieri forestale di Riparbella ha denunciato un'imprenditrice agricola ritenuta responsabile dell'inquinamento ambientale del fiume Fine. Le indagini hanno accertato che l'inquinamento è stato causato dall'immissione diretta nel corso d'acqua di reflui zootecnici. Intervenuto sul posto anche il personale tecnico dell'Arpat le cui analisi sui campioni prelevati hanno confermato l'alterazione dei parametri biochimici delle acque, a causa dello sversamento. Infine, nell'ambito della lotta al bracconaggio ittico, i militari di Pisa hanno sorpreso un uomo di origine straniera mentre pescava illegalmente in acque interne, in località Fosso Imperiale nel comune di Pisa. L'uomo, che non era in possesso della necessaria licenza di pesca, stava utilizzando una bilancina con toppa centrale, attrezzo non conforme alla normativa vigente. I mezzi di pesca illegali sono stati sequestrati e al trasgressore sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 360 euro.


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