Il ricordo di Lidia Lamoglie nelle parole dell'ex primario di oncologia Giammaria Fiorentini

Lidia Lamoglie

Una lettera per "interpretare i sentimenti della sua famiglia, e di tutti i dipendenti della ASL e miei personali".


Un ricordo personale di Lidia Lamoglie, la dipendente della ASL venuta a mancare ieri e molto conosciuta e apprezzata anche per il suo impegno sociale, arriva da Giammaria Fiorentini, ex Direttore di Oncologia del nuovo Ospedale San Giuseppe di Empoli, che con questo pensiero desidera "interpretare i sentimenti della sua famiglia, e di tutti i dipendenti della ASL e miei personali".

Cara Lidia,
parlare di te oggi è un modo per darti un saluto un po’ speciale, per dichiarare tutto ciò che proviamo e salutarti con un sorriso, come tu vorresti, anziché con le lacrime che inevitabilmente scorrono dai nostri occhi.

Ricordiamo tutti il tuo modo di essere, di vivere con semplicità ed entusiasmo, il tuo impegno nell’aiutare gli altri, i sacrifici e gli sforzi che hai fatto per essere madre e moglie di sentimenti altissimi e infaticabile operatrice sanitaria al servizio della comunità. Ricordiamo tutti nei nostri cuori quanto ci hai donato.

Cerco di sorridere un poco parlando di te perché sei una bellissima persona, scusami ma non riesco ancora a dire sei stata. Spero che tutti possano sorridere un poco, ricordandoti, così avremo un piccolo sollievo in un momento che mai avremmo voluto vivere. Il tuo insegnamento di bontà, generosità, altruismo, sarà sempre con noi e la tua mancanza sarà solo apparente perché sempre ti sentiremo con noi, vicina e presente. Ieri guardavo le foto degli anni in cui lavoravamo insieme in Ospedale. Ero il nuovo direttore e tu la segretaria del nuovo reparto di Oncologia. Di un reparto che prima non esisteva e che poi, con il lavoro di tutti, è diventato una sicurezza nella vita dei cittadini nella nostra comunità. Ricordo quando arrivasti nel mio ufficio la prima volta.

Eri una ragazzetta con gli occhiali di 26 anni, vogliosa di adoperarsi in un mestiere che non conosceva. Tu ed io eravamo assimilati dall’essere due immigrati da altre regioni d’Italia giunti qui a Empoli, nella splendida e generosa Toscana, per lavorare e costruire la nostra vita. Ti impegnasti nel lavoro da subito e con il tuo animo gentile, generoso, la tua vivida intelligenza in poco tempo diventasti una colonna del reparto, una brava ed utile segretaria al servizio dei pazienti, del personale infermieristico ed amministrativo e medico. Sapevi ascoltare, smussare le difficoltà ed essere sempre pronta ad aiutare. Sei stata sempre attiva e brillante non solo nella routine quotidiana ma anche nel contesto di eventi e congressi scientifici internazionali che organizzammo qui ad Empoli dove hai dimostrato intelligenza ed intraprendenza. Nel 2009 ero tornato da un viaggio per lavoro all’estero dove mi ero trascurato e non stavo bene. Colleghi mi visitarono e mi consigliarono sì, di lavorare, ma di rispettare il tempo per il riposo e gli orari dei pasti, cosa che non ero abituato a fare. Bussavi e sbucavi da dietro la porta: “Dottore sono quasi le 14, non si è mai fermato, stacchi e vada a pranzo. Franca sua moglie si raccomanda!” Questa attenzione e gentilezza Lidia le offriva a tutti, sostenuta dall’amore per l’amato marito Antonio, per la meravigliosa figlia Francesca di 12 anni e per la sua famiglia. Tutti questi positivi atteggiamenti che hai mostrato durante la tua vita hanno fatto sì che tu fossi amata e benvoluta da tutti noi.

Sei un esempio di generosità, di disponibilità verso il prossimo, di amore verso la famiglia e di impegno verso la comunità dove vivi. Oggi cerchiamo di essere sereni, anche di fronte a questo immenso dolore, perché siamo consapevoli che la vita terrena è solo un passaggio mentre le opere e gli insegnamenti e l’esempio tuo, Lidia, rimarranno per sempre con noi. Perderti è molto doloroso ma la tua partenza è solo un passo che tu hai fatto prima di noi verso l’eternità dell’anima. Questo, ricordiamolo tutti, ci darà sempre sollievo e per questo proseguiremo a stare insieme. Se c’è un posto in Paradiso dove tu sei non è vicino al Signore ma sulle sue ginocchia,

Ciao Lidia

Giammaria Fiorentini, ex Direttore di Oncologia del nuovo Ospedale San Giuseppe di Empoli

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