
Morto alle 7.35 di oggi, nel giorno di Pasquetta. Lutto dalla politica al lavoro, dal sociale allo sport. Due i cardinali toscani a Conclave.
Il Vaticano ha annunciato oggi la scomparsa di Papa Francesco, all'età di 88 anni. Il Pontefice si è spento proprio all'indomani della Pasqua, nel giorno del Lunedì dell’Angelo o anche Lunedì in Albis, nella sua residenza di Casa Santa Marta, alle ore 7:35 del mattino, dopo un periodo di ricovero all'ospedale Gemelli. La notizia, diffusa dalla Sala Stampa Vaticana, ha gettato nello sconforto i fedeli di tutto il mondo.
Il Cardinale Kevin Farrell ha espresso il dolore e la gratitudine della Chiesa per l'esempio di Papa Francesco, ricordando il suo impegno per le riforme e la sua attenzione ai temi sociali. Negli ultimi mesi, il Pontefice aveva affrontato diversi problemi di salute, tra cui un'infezione alle vie respiratorie e complicazioni legate all'anemia.
Il pontificato di Jorge Mario Bergoglio, iniziato il 13 marzo 2013, è stato caratterizzato da importanti riforme della Curia Romana, dello IOR e del Codice Penale vaticano. La sua scomparsa apre ora la strada al Conclave, durante il quale la Chiesa Cattolica eleggerà il suo successore.
La notizia ha suscitato un'ondata di cordoglio a livello mondiale, con messaggi di cordoglio provenienti da leader politici e religiosi di tutto il mondo.
Papa Francesco e la Toscana:
Papa Francesco e la Toscana. Il rapporto del Santo Padre con la nostra regione è stato significativo, ha visto diverse visite e nomine. Sono stati tre i viaggi ufficiali nella regione. Il primo, nel novembre 2015, lo ha portato a Prato e Firenze, dove ha partecipato al Convegno Ecclesiale Nazionale e celebrato la Messa allo stadio Artemio Franchi. Nel giugno 2017, ha visitato Barbiana per pregare sulla tomba di Don Milani, un luogo di grande significato spirituale e sociale. Nel maggio 2018, si è recato alla Comunità di Nomadelfia, in provincia di Grosseto, e alla cittadella internazionale del Movimento dei Focolari a Loppiano, in provincia di Firenze.
Oltre a queste visite, Papa Francesco ha dimostrato la sua attenzione verso la Chiesa toscana attraverso diverse nomine di prelati. Tra questi, Monsignor Gherardo Gambelli come Arcivescovo di Firenze, il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, già ausiliare di Bergoglio a Siena e ora vescovo a Siena, Monsignor Giovanni Paccosi come Vescovo di San Miniato, Monsignor Andrea Migliavacca come Vescovo di Arezzo, e Monsignor Paolo Giulietti come Arcivescovo di Lucca. Inoltre, il 4 marzo 2024, Papa Francesco ha ricevuto i vescovi della Toscana in visita "ad limina apostolorum".
Due i cardinali toscani a conclave: Betori e Lojudice
Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo emerito di Firenze, e il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo metropolita di Siena, Colle val d'Elsa, Montalcino, Montepulciano, e vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza, sono i cardinali legati alla Toscana chiamati a Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco.
Nato a Foligno (Perugia) nel 1947, il cardinale Giuseppe Betori ha guidato l'arcidiocesi di Firenze dal 2008 al 2024, dopo essere stato segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei) per sette anni. Creato cardinale nel 2012 da papa Benedetto XVI, è arcivescovo emerito di Firenze dal 18 aprile 2024.
Augusto Paolo Lojudice, nato a Roma nel 1964, è giunto all'arcidiocesi di Siena nel 2019. Nominato cardinale da papa Francesco nel 2020, dal 2024 è presidente della Conferenza episcopale toscana (Cet), succedendo al cardinale Betori.
Da subito online i messaggi di cordoglio di amministratori, istituzioni e personalità della Toscana:
Giani: "Una guida che resterà viva"
Il cordoglio del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: "La Toscana si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, figura che ha segnato la storia con la sua voce di pace, giustizia e umanità. Una guida che resterà viva nei cuori di tutti noi. Riposa in pace Santo Padre."
Mantellassi: "Siamo tutti più soli"
Il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi scrive: "Francesco ci ha lasciato. Il nostro Santo Padre ha lasciato questa terra. Siamo tutti più soli. Grazie Santità, per averci preso per mano quando eravamo un pò smarriti. Per averci consolato quando avevamo paura. Per essere stato parroco del mondo, quando il mondo aveva bisogno di un pastore mite e dolce."
Mazzeo: " una luce nel buio di questi anni difficili"
Dolore e ricordo nelle parole di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana: È morto Papa Francesco. Un dolore immenso. Ci lascia un uomo straordinario, capace di cambiare la storia con la forza dell’umiltà, dell’ascolto, della misericordia. Papa Francesco è stato una luce nel buio di questi anni difficili. Ha parlato ai cuori con parole semplici e profonde, si è fatto vicino agli ultimi, ha indicato al mondo il valore immenso della fraternità. Per chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo dal vivo, di stringergli la mano, di incrociare anche solo il suo sguardo, è stato come ricevere un dono. A nome di tutto il Consiglio regionale della Toscana, abbraccio la comunità cattolica e tutti coloro che oggi piangono un papa che è stato soprattutto un padre. Ci mancherà, Santo Padre. Ma le sue parole, i suoi gesti, il suo esempio resteranno con noi. Per sempre.
Cenni: "Ha sempre invocato pace, giustizia ed equità"
La sindaca di Poggibonsi e presidente di ANCI Toscana, Susanna Cenni, dice: “E’ davvero profondo il dolore di tutti i sindaci, dei Comuni italiani e dell’Anci per la scomparsa di Papa Francesco. In una delle fasi più instabili della vita dell’umanità, ci mancherà la sua voce universale che ha sempre invocato pace, giustizia ed equità. Papa Francesco in questi anni ha riservato grande attenzione alla vita delle nostre comunità, e dimostrato vicinanza soprattutto ai bisogni dei più deboli e indifesi. Una lezione che, da amministratori, terremo ogni giorno viva nel suo ricordo”.
Lojudice: "Grazie Papa Francesco!"
"Grazie Papa Francesco! E' il primo pensiero che desidero esprimere in questo giorno di grande tristezza per tutte le chiese della Toscana. Ci ha lasciati un grande Pastore che fino all'ultimo è voluto essere accanto al popolo di Dio soprattutto a quelle donne e a quegli uomini che vivono le periferie del mondo". Queste le parole del cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D'Elsa-Montalcino, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e presidente della Conferenza Episcopale Toscana (Cet), dopo la notizia della scomparsa di Papa Francesco. "Il suo Pontificato - aggiunge il card. Lojudice - ha portato la Chiesa ancora di più tra le gente, accanto ai poveri e ai fragili e al servizio della pace e della giustizia sociale. Questa è la sua grande eredità che dobbiamo continuare a rendere reale nelle nostre vite di tutti i giorni". "Daremo notizie nelle prossime ore - conclude il cardinale - delle celebrazioni che verranno promosse dalle singole chiese della Toscana e dalla Cet".
Funaro: "Incarnava solidarietà, semplicità, giustizia e vicinanza agli ultimi"
“La città di Firenze si unisce con profonda commozione e dolore al cordoglio del mondo intero per la scomparsa di Papa Francesco, pastore che ha saputo incarnare con straordinaria autenticità i valori di solidarietà, semplicità, giustizia e vicinanza agli ultimi. La città e l'amministrazione comunale sono vicini alla Chiesa fiorentina per la scomparsa di Papa Francesco. Ci lascia un punto di riferimento vero per tutto il mondo, da sempre schierato per la pace, dono da perseguire e costruire insieme. Ha sempre lanciato appelli al confronto e dialogo tra i popoli, anche ieri nel messaggio ‘Urbi et orbi’, invitando a ‘non cedere alla logica della paura che chiude, ma a usare le risorse a disposizione per aiutare i bisognosi, combattere la fame e favorire iniziative che promuovano lo sviluppo” perché, ha ricordato, ‘sono queste le “armi” della pace’. Il suo esempio e le sue parole, il suo modo di essere sinceramente attento a tutti, soprattutto a coloro che erano invisibili ai più, la tenerezza che mostrava anche nei suoi gesti più piccoli, hanno segnato profondamente il nostro tempo, ricordandoci ogni giorno quanto sia importante guardare oltre noi stessi per abbracciare chi è più fragile.
La sua visita del 10 novembre 2015, in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale, rimane nella memoria della città. In quell’occasione, il Papa tracciò il volto di una Chiesa umile, disinteressata, capace di riscoprire un nuovo umanesimo, sempre attenta a chi è in difficoltà. Indimenticabile resta la sua visita a Barbiana nel 2017, quando rese omaggio alla figura di don Lorenzo Milani. Con quel gesto e con le sue parole, Papa Francesco volle ribadire l’attualità del messaggio del priore: la scuola come strumento di libertà e riscatto, l’educazione come diritto inalienabile, l’impegno per gli ultimi come dovere morale. Un incontro che sancì un’ideale continuità tra due uomini di Chiesa che hanno fatto della giustizia sociale e della dignità degli esclusi la loro missione. Firenze, città del dialogo e dell’accoglienza, piange oggi un grande uomo, un grande Papa. Il suo insegnamento resterà vivo nei cuori di tutti noi”.
Così la sindaca Sara Funaro esprime il cordoglio della città di Firenze per la scomparsa di Papa Francesco. Lunedì 21 aprile, alle 16, la sindaca Sara Funaro, l'arcivescovo Gherardo Gambelli, il rabbino Gadi Piperno, l’imam Izzedin Elzir apporranno un drappo nero dal terrazzino di Palazzo Vecchio in segno di lutto per la morte di Papa Francesco; per l’occasione suonerà la Campana grande di Palazzo Vecchio.
Parrini: "Un vuoto enorme"
Essenziale e intenso il cordoglio sui social del Senatore Dario Parrini: "Lascia un vuoto enorme. È stato il Papa del popolo."
Sostegni: "Un faro di speranza"
Per il consigliere regionale Enrico Sostegni: "Papa Francesco è stato un faro di speranza per milioni di persone in tutto il mondo, dedicando ogni giorno della sua vita all’impegno per la pace e alla vicinanza agli ultimi. In questi dodici anni di pontificato ci ha lasciato in eredità parole profonde di dialogo e fraternità, un invito costante all’ascolto reciproco e al rispetto di ogni persona, qualunque fosse la sua condizione o fede. Con semplicità e coraggio, ha saputo parlare al cuore di chiunque, ricordandoci che siamo tutti fratelli. Mancheranno tantissimo, in questo mondo sempre più frenetico e diviso, il suo sorriso accogliente e il suo messaggio di pace.
Nencini "Sii in pace, Francesco"
Riccardo Nencini, già presidente del Consiglio Regionale della Toscana, parlamentare, eurodeputato, senatore e oggi Presidente Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux: “Sii in pace, Francesco. Penso a papa Francesco e la mente rincorre aggettivi di pura semplicità: popolare, normale, poco ortodosso. Un crocevia tra due chiese, una pennellata audace nel desiderio di una Chiesa che affronti con decisione la modernità agganciandola alla verità dei Vangeli. L’auspicio è che il conclave non inverta la rotta. Mi ricorda Pertini”.
Fratelli d'Italia: "Testimone di fede"
“Con dolore apprendiamo la notizia della morte del Santo Padre. Testimone di fede fino all’ultimo giorno, un faro per l’intera umanità nei momenti più bui come la pandemia, un esempio di impegno costante rivolto ai più bisognosi e alla pace. È un giorno di dolore e preghiera per tutti noi” lo scrive in una nota il gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.
Acli Toscana: “Ha dato voce agli invisibili, ai precari, ai giovani”
«Con la scomparsa di Papa Francesco, perdiamo un padre vero, capace di parlare al cuore delle persone semplici, dei lavoratori, delle famiglie. È un dolore profondo per tutta la comunità delle Acli, che in lui ha sempre riconosciuto una guida spirituale e civile». Lo afferma Elena Pampana, Presidente Acli Toscana, esprimendo a nome di tutta l’associazione il cordoglio per la morte del Santo Padre. «Per noi toscani – prosegue Pampana – il legame con Papa Francesco è stato anche diretto: più volte ha scelto la nostra terra per portare un messaggio di speranza e di impegno concreto. Firenze, Prato, Loppiano: in ogni incontro ci ha lasciato parole che hanno tracciato una direzione chiara per chi crede in una fede incarnata nella vita quotidiana, nel lavoro, nella giustizia sociale.» «Il Papa non ha mai smesso di ricordarci che 'il lavoro è sacro', che 'non c’è peggiore povertà di chi è privato della dignità del lavoro' – aggiunge –. Ha dato voce agli invisibili, ai precari, ai giovani che non trovano un futuro. La sua attenzione costante al mondo del lavoro, alla dignità della persona, alla pace e alla cura del creato resteranno per noi una bussola etica e sociale.» «Oggi ci stringiamo alla Chiesa intera – conclude Pampana – e lo facciamo con gratitudine. Il suo insegnamento continuerà a ispirare il nostro impegno, nel segno di una fede che si fa azione, accoglienza, coraggio.»
Confcooperative: “Un punto di riferimento per tutta la cooperazione”
“Con Papa Francesco si spegne una voce che, per il mondo della cooperazione, ha rappresentato in questi anni una guida autentica, capace di illuminare con forza e coerenza la strada dell’economia civile e del bene comune. Le sue parole sono state per noi un continuo stimolo a mettere le persone al centro, a partire da quelle più fragili e dimenticate.” Così Alberto Grilli, presidente di Confcooperative Toscana, esprime il cordoglio e la vicinanza della comunità cooperativa toscana per le condizioni di salute di Papa Francesco, sottolineando l’impronta profonda lasciata dal Pontefice sul mondo della cooperazione. “Papa Francesco ha saputo parlare a tutti – prosegue Grilli – ma in modo particolare a chi, come noi, crede nella forza della solidarietà organizzata, nella responsabilità condivisa, nel lavoro come strumento di dignità. La sua attenzione costante verso le periferie esistenziali e il suo appello a costruire ponti anziché muri sono stati, e continueranno a essere, pilastri della nostra azione quotidiana.” In Toscana, dove la cooperazione rappresenta un modello radicato e diffuso, il messaggio del Papa ha trovato ascolto e concretezza: “Le nostre cooperative hanno tradotto nel fare quotidiano quelle parole che ci ha affidato – conclude Grilli – e che continueremo a custodire come un’eredità preziosa. In questo momento di preghiera e riflessione, rinnoviamo il nostro impegno a portare avanti una visione evangelica di giustizia, inclusione e sviluppo umano integrale.”
Fondazione Ernesto Balducci: "Ci uniamo nel dolore e nella preghiera"
Con grande dolore, abbiamo appreso della morte di Papa Francesco, un pontefice che ci ha insegnato tanto. È stato la nostra guida nella fede e nella carità. In questo momento di lutto, ci sentiamo spogli di una paternità importante, accogliente, rassicurante. Ci lascia affidandoci, come fosse una bussola sulla nostra strada, la cura della vita di ognuno e di tutti. Nel suo ricordo, ci sentiamo più responsabili di aver cura della comunità. È morto nella festività più importante della nostra fede, ossia nella Pasqua, quando la vita ricomincia. Ma anche nell’ultimo momento della sua vita terrena, ha posto prima di tutto Gesù, andandosene all’indomani della celebrazione della Resurrezione di Cristo, quasi a non voler essere protagonista, ma mettendo la luce di Dio davanti alla sua. Ci uniamo nella preghiera per Papa Francesco e della Chiesa tutta, in questo lutto collettivo.
AiCS: “Pace, inclusione, sport come solidarietà”
AiCS - Associazione italiana cultura sport - si unisce al cordoglio per la morte di Papa Francesco: “Il Pontefice ha rappresentato una guida spirituale e morale, promuovendo valori di inclusione, pace e dialogo tra i popoli. Il suo impegno per la giustizia sociale e la lotta contro ogni forma di discriminazione ha ispirato milioni di persone nel mondo, compresi noi che – da laici – abbiamo ritrovato nel pensiero di Bergoglio vicinanza e condivisione” “Papa Francesco – commenta il presidente di AiCS Bruno Molea - ha parlato spesso e con grande passione del valore dello sport, vedendolo come una scuola di vita, capace di educare alla solidarietà, all’inclusione e alla pace. AiCS, da sempre impegnata nella promozione dello sport come strumento di coesione sociale, si riconosce nei principi che hanno guidato il suo pontificato. La sua visione di un mondo più giusto e solidale continuerà a essere un faro per le nostre attività e iniziative. In questo momento di lutto, esprimiamo la nostra vicinanza a tutti coloro che hanno trovato in Papa Francesco un punto di riferimento. AiCS raccoglie l’invito del presidente del CONI Giovanni Malagò e farà osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le sue manifestazioni sportive che si svolgeranno in Italia, da oggi e per tutta la settimana, per onorare la memoria del Santo Padre”.
Donnini: "Speranza in un mondo che spaventa"
Cita il Vangelo secondo Giovanni Emma Donnini, sindaca di Fucecchio: "Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13, 34-35). Che poi commenta "Ci hai dato tanta Speranza in un mondo che ci spaventa"
Mugnaini: "Esempio di umiltà"
Il Sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini, memore anche dell'incontro con Papa Francesco, vuole esprime il cordoglio per la scomparsa del Santo Padre da parte di tutta la comunità di Montespertoli: “Francesco, un Papa venuto quasi dalla fine del mondo per essere esempio di umiltà, di ricerca continua del diritto alla pace, di attenzione ai poveri e agli ultimi. La sintesi del suo servizio è rappresentata dall'essere sempre presente in ogni luogo, dall’abbattere muri e dal non smettere mai di scuotere le coscienze. Grazie anche per la vicinanza mostrata al messaggio del nostro Don Lorenzo Milani e per aver ricevuto una delegazione montespertolese nell’occasione del centenario dalla nascita del priore di Barbiana. Grazie per tutto Papa Francesco, sono convinto che il suo esempio non sarà vano.”
Giglioli: "Ha saputo parlare a credenti e non"
Il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli, scrive: Ci ha lasciato Papa Francesco proprio quando pensavamo che il peggio fosse passato. Una morte che mi addolora, sia come cristiano, che come Sindaco. Papa Francesco non era solo la guida della Chiesa, era una guida mondiale, la sua voce e la sua autorità era quella dei grandi della Terra. Ha saputo andare incontro a tutti, per una Chiesa aperta a credenti e non credenti. Grazie Papa Francesco per il tuo esempio e la tua forza.
Fondazione Giovanni Paolo II: "Lottare contro la disuguaglianza"
Ai partecipanti all'incontro mondiale dei movimenti popolari del 2014, Jose Mario Bergoglio definì la solidarietà così: “È pensare e agire in termini di comunità, di priorità della vita di tutti sull'appropriazione dei beni da parte di alcuni. È anche lottare contro le cause strutturali della povertà, la disuguaglianza, la mancanza di lavoro, la terra e la casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi”.
È quanto ci sforziamo di fare anche tutti noi, ognuno nel proprio ruolo, della Fondazione Giovanni Paolo II. È quanto ogni giorno fanno i cooperanti tra le comunità dove siamo presenti, è quanto facciamo in Italia ogni giorno nell’accoglienza. Lottare contro le cause strutturali delle disuguaglianze: è la nostra missione, insegnataci anche da San Giovanni Paolo II e che muove ogni nostra giornata e ogni nostro impegno.
Carletti e l'UPI: "Esortò al servizio per i territori"
La Provincia di Siena, insieme a tutte le Province italiane, si unisce commossa al dolore del mondo per la morte di Papa Francesco. “Un Papa che fino alla fine ha rivolto appelli ai governanti ad interrompere le guerre devastanti e a far vincere la pace. Quando lo incontrammo, nell’udienza che volle riservare alle Province nella sala Clementina, ci esortò a presidiare la cura della Casa Comune e a porre il servizio per i nostri territori come una delle questioni centrali della nostra missione di governo. Le sue parole restano scolpite nei nostri cuori”. È il messaggio di cordoglio del Presidente dell’UPI Pasquale Gandolfi, a nome di tutte le Province italiane a cui si unisce anche quello della Presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti.
Caritas: "Serviremo gli ultimi come lui ci ha insegnato"
"La morte di Papa Francesco ci lascia un grande vuoto, ma ci affida anche una grande responsabilità: continuare a servire gli ultimi come lui ci ha insegnato, con semplicità, umiltà e coraggio". Così Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, esprime il cordoglio per la scomparsa del Pontefice, ricordando in particolare il forte legame che Francesco ha avuto con la città e con l’opera della Caritas. "Per noi – prosegue Lucchetti – il momento più commovente e indimenticabile fu quel pranzo del 2015, quando Papa Francesco, durante la visita a Firenze, scelse di sedersi alla mensa della Santissima Annunziata insieme ai nostri volontari e agli ospiti. Non fu un gesto di rappresentanza, ma un segno autentico della sua visione della Chiesa: una Chiesa che si fa prossima, che si inginocchia davanti alla fragilità, che ascolta e condivide. Dopo quel pranzo, nessuno di noi fu più lo stesso".
Misericordie: “Ha camminato accanto agli ultimi”
“Ha camminato con noi, nelle nostre strade, accanto agli ultimi. Papa Francesco non è stato solo un pastore universale, ma un fratello che ha scelto di condividere momenti di vita con le nostre comunità, portando conforto e speranza”. A dirlo è Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina, esprimendo il cordoglio per la scomparsa del Pontefice. “Ricordiamo con particolare emozione la sua visita a Firenze nel 2015, quando partecipò al Convegno Ecclesiale Nazionale e pranzò con i poveri alla mensa di San Francesco Poverino. E ancora, nel 2018, la sua presenza a Loppiano, nel comune di Figline e Incisa Valdarno, dove incontrò la comunità del Movimento dei Focolari. In ogni occasione, ha testimoniato con gesti concreti la vicinanza della Chiesa agli ultimi e ai sofferenti”.
Bandiere a mezz'asta a Prato e in Provincia
“Da oggi il mondo è un po’ più solo, senza una voce forte e autorevole che richiami senza esitazioni ai valori universali della fratellanza e del rispetto tra i popoli”.Così la sindaca Ilaria Bugetti ha ricordato la figura di Papa Francesco non appena ha appreso della sua scomparsa. “Sono stati oltre dodici anni di pontificato caratterizzato dall’attenzione agli ultimi e al servizio del prossimo, dalla semplicità dei gesti e delle parole, dall’impegno quotidiano per la pace. - commenta Bugetti - E’ stato un esempio fulgido di umiltà e di forza, di dolcezza e di schiettezza, un pastore affettuoso e determinato. Ha scelto il nome di Francesco e ne ha portato il peso e la luce, stando sempre dalla parte degli ultimi. Con gesti semplici e parole profonde ha saputo parlare a tutti, credenti e non credenti, senza mai tirarsi indietro davanti alle sfide del nostro tempo. “La vera potenza è il servizio. Bisogna prendersi cura delle persone con amore e con tenerezza”. Un’eredità profonda - conclude Bugetti - che custodiremo sempre”. Il pensiero va anche alla visita che il pontefice ha fatto a Prato il 10 novembre 2015. La sindaca, all’epoca consigliera regionale, ha vissuto quel momento da vicino. Questo il suo ricordo: “L’arrivo del Papa a Prato nel 2015 fu preparato da una notte di festa in tutto il centro. La ricordo bene perché si alternavano canti e pellegrini che arrivavano. Un tempo quasi sospeso, degno di una veglia prima della festa. Quella mattina avevo un’emozione che non so descrivere. Ma so bene che non la scorderò mai”. La sindaca, a nome di tutta l’Amministrazione comunale invierà un telegramma di condoglianze al vescovo di Prato, Giovanni Nerbini. Le bandiere sul Palazzo comunale e Palazzo Pretorio saranno issate a mezz'asta
Bandiere a mezz’asta anche Cantagallo in segno di lutto per la morte di papa Francesco. Il sindaco Buongiorno definisce Bergoglio: “Una guida verso il Bene comune”. La sindaca di Vernio, Maria Lucarini, parla di “Francesco, faro di speranza in un tempo di guerre” e il sindaco di Montemurlo e presidente della Provincia, Simone Calamai, "Un uomo capace di parlare a tutti i cuori, non solo ai cattolici."
ANED: "non ha mai smesso di parlare di Pace"
La sua voce stanca ma fortissima non ha mai smesso di parlare di Pace, ricordando anche nell'ultima benedizione Urbi et Orbi, che “nessuna Pace è possibile senza il disarmo”.
Francesco ha denunciato l’insensatezza di un mondo che continua a investire in armi mentre milioni di persone ancora soffrono la fame e l’ingiustizia.
Ha indicato con determinazione - come nei Giuramenti dei deportati alla Liberazione dei Campi nazisti 80 anni fa - la via dell'Umanità, del disarmo, della fratellanza tra i popoli, con un messaggio chiaro e profondo: “solo la Pace è il futuro”.
ANED, associazione laica che riunisce associati di diverse religioni e di nessuna religione, sentirà la sua mancanza, ricorderà e seguirà il suo insegnamento.
Un grazie profondo con riconoscenza e affetto a colui che - quasi solo, in un modo pervaso da odio, indifferenza, individualismi, discriminazioni, guerre, nazionalismi e fanatismi religiosi contrapposti, governato da regimi autoritari, e nella migliore delle definizioni, para-fascisti - nel suo magistero ha sempre cercato di mettere al centro gli esseri umani, la fratellanza, la considerazione, la dignità delle persone, l’eguaglianza, la giustizia sociale, l’accoglienza, l’inclusione.
CNA Toscana: "amava gli “artigiani costruttori di pace”
Un giorno triste per tutto il mondo e anche per CNA Toscana. Papa Francesco ci ha lasciato. Un Pontefice che amava l’artigianato, come aveva avuto occasione di dire durante l’udienza del 15 novembre 2024 a Presidenti e Direttori di CNA. “Papa Francesco ci mancherà - ha detto il Presidente di CNA Toscana Luca Tonini - ma non dimenticheremo tutto quello che ci ha insegnato”.
Cgil Toscana e Firenze: "il più grande paladino della pace"
Cgil Toscana e la Cgil Firenze esprimono cordoglio e commozione e ricordano quel 12 dicembre 2022 quando, per la prima volta, la Cgil (con una importante delegazione toscana e fiorentina) venne ricevuta in udienza dal pontefice in Vaticano, nella grande e imponente sala Nervi. Un evento storico, preceduto da una lunga marcia di avvicinamento al mondo cattolico e a quello dell’associazionismo che dal tema sulla pace nel mondo ha finito per trovare un terreno comune
Rossano Rossi (segretario generale Cgil a Toscana): “Abbiamo perso il più grande paladino della pace. Io da comunista ho comunque pregato per lui e oggi ho pianto. È stato un grande uomo, vicino agli ultimi, e ci mancherà tantissimo”
Bernardo Marasco (segretario generale Cgil a Firenze): “Lo abbiamo sempre sentito vicino perché è stato il papa degli ultimi lasciati indietro dal mercato che tratta l'uomo solo come un mezzo, e il papa che ha avuto il coraggio di alzare sempre un grido per la pace”
Confindustria Toscana Nord: "l'etica e la responsabilità sociale"
Commozione e cordoglio fra gli imprenditori di Confindustria Toscana Nord per la scomparsa di Papa Francesco, un pontefice che ha saputo parlare al cuore di tutti con uguale forza ed efficacia.
"Questo Lunedì dell'angelo si apre con la notizia della scomparsa di Papa Francesco - dichiara il presidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini -. Una notizia che reca profondo dolore alla comunità dei credenti che negli insegnamenti del pontefice ha sempre trovato una guida sicura a cui ispirarsi. Come industriali, tante volte siamo stati chiamati a interrogarci sui grandi temi rispetto ai quali Papa Bergoglio ha espresso il proprio pensiero: sono sempre risuonati forti i richiami all'ineludibile valore dell'etica e della responsabilità sociale, che deve accompagnare ogni scelta aziendale, ogni momento di crescita ma anche di fragilità dell'impresa."
"Ricordo anche che il 12 settembre 2022 Confindustria Toscana Nord partecipò, rappresentata dal vicepresidente Tiziano Pieretti, all'Assemblea pubblica di Confindustria che si tenne in Vaticano - conclude il presidente Matteini -. In quella occasione, nell'Aula Paolo VI Papa Francesco tenne un toccante discorso in cui la figura dell'imprenditore era delineata con straordinaria lucidità e pienezza, sottolineandone importanza e responsabilità. Definiti 'una componente essenziale per costruire il bene comune', 'un motore primario di sviluppo e di prosperità', gli imprenditori venivano richiamati anche agli obblighi morali e materiali imposti dal loro ruolo sociale. L'uomo, il lavoratore, sempre al centro dell'impresa; e noi imprenditori, peraltro anche noi lavoratori come sottolineò giustamente il pontefice, parimenti al centro, in un'economia che debba servire allo sviluppo governabile e a dare e fornire serenità, benessere, pace sociale. ."
Tardelli, vescovo di Pistoia e Pescia: "instancabile testimone del Vangelo"
Con animo colmo di dolore, ci uniamo alla Chiesa universale nel pianto per la nascita al Cielo di Sua Santità Papa Francesco. Ringraziamo il Signore per aver donato al mondo un Pastore instancabile testimone del Vangelo, padre amorevole dei poveri, artigiano di pace e uomo di profonda preghiera. Preghiamo e affidiamo la sua anima alla misericordia infinita di Dio, certi che il suo spirito continuerà ad accompagnare il cammino della Chiesa. “Servo buono e fedele, entra nella gioia del tuo Signore” (Mt 25,21)
Scarpellini: "amava gli ultimi"
La presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco Bergoglio.
“Certa di rappresentare la commozione di tutta la comunità provinciale, mi unisco al dolore che in queste ore arriva da tutto il mondo, per la morte di un pontefice che ha fatto dell’amore verso gli ultimi la cifra del suo pontificato. Nei suoi innumerevoli appelli alla pace, così come nell’ultimo messaggio in occasione della Pasqua, ha sempre messo al centro l’importanza della difesa della vita contro le guerre che devastano interi popoli. In questo momento triste, vorrei ricordare con affetto le parole che Francesco riservò alle Province, durante l’udienza riservata nella Sala Clementina, con l’esortazione a presidiare la cura della Casa Comune e a porre il servizio per i nostri territori come una delle questioni centrali della nostra missione di governo”.
Salvetti: Pace, equità e giustizia
“Pace, equità e giustizia. E’ questo che ha sempre chiesto Papa Francesco, è questo che la città di Livorno ha sempre ammirato in lui”.
Con queste parole il sindaco di Livorno Luca Salvetti vuole ricordare il Pontefice che è scomparso questa mattina, lunedì 21 aprile, esprimendo profondo cordoglio a nome di tutta la città. “Ci lascia una guida in un momento tanto delicato per l’umanità intera”.
Sindaci del Chianti: "Grande leader spirituale"
I sindaci Sottani, Ciappi e Baroncelli: “Riconosciamo in lui le qualità di un grande leader spirituale, impegnato a leggere ed interpretare la realtà con una non comune apertura di vedute sul mondo, teso ad affrontare concretamente i grandi nodi della contemporaneità, tra cui l’ambiente, le migrazioni, le battaglie sul riconoscimento e l’affermazione dei diritti umani”
Orbetello: "Parole rimarranno un faro"
Bandiere a mezz'asta in Comune a Orbetello in segno di lutto per la scomparsa di Papa Francesco: «Oggi il mondo ha subito una grande perdita: Francesco è un pontefice il cui esempio e le cui parole rimarranno sempre un faro per la cristianità e per l'umanità intera» dice il sindaco, Andrea Casamenti a nome dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza.
Ordine Medici Firenze: “La cura non è solo tecnica, ma è relazione umana”
“Ha mostrato al mondo che la cura non è solo tecnica, ma è relazione umana. Da medico e da cattolico, ho sempre sentito nelle parole di Papa Francesco un’eco profonda del nostro compito quotidiano: prendersi cura non significa solo guarire, ma accompagnare, accogliere, condividere”. A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Firenze, ricordando la figura del Pontefice nel giorno della sua scomparsa.
Sant’Egidio: "Grande dolore"
"È con grande commozione che la Comunità di Sant’Egidio si unisce al dolore della Chiesa universale per la morte di Papa Francesco. Per oltre 12 anni ci ha guidato e orientato in un tempo difficile, attraversato da rapide trasformazioni e grandi incertezze, che lui stesso chiamava “cambiamento d’epoca”. Con le sue parole e i suoi gesti è stato un punto di riferimento decisivo non solo per la Chiesa ma per il mondo intero, come durante la pandemia. La sua scomparsa fa mancare la voce più forte a favore della pace in uno scenario internazionale sempre più attraversato dalla violenza e dalle guerre. Ci lascia in eredità il suo grande amore per i poveri e per i migranti che ha aperto una via di speranza nella globalizzazione dell’indifferenza.
Ricordiamo con affetto i tanti incontri che ha avuto con la nostra Comunità, come vescovo di Roma e come padre di tutti, la sua vicinanza al progetto dei corridoi umanitari e il suo incoraggiamento a proseguire nella fedeltà alle “3 P” con le quali ha ribattezzato la Comunità di Sant’Egidio: Preghiera, Poveri, Pace. Resteranno nel nostro cuore come orientamento per il futuro le parole che ci disse durante la sua prima visita nel 2014: «Camminando così, aiutate a far crescere la compassione nel cuore della società – che è la vera rivoluzione, quella della compassione e della tenerezza, quella che nasce dal cuore –, a far crescere l’amicizia al posto dei fantasmi dell’inimicizia e dell’indifferenza".
'Per il Cambiamento': "Un grande esempio per tutti noi!"
Il gruppo per il cambiamento in città metropolitana di Firenze esprime il suo più profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. Una notizia terribile per ogni credente da ricevere proprio il giorno del lunedì dell'Angelo e nell' anno del Giubileo! La sua figura di uomo di pace, di pastore del mondo in un momento di estrema difficoltà, con uno scenario internazionale travagliato di conflitti, ha rappresentato un baluardo di speranza per tutta l'umanità. L'applicazione che l'ha portato a voler essere tra i fedeli nonostante le sue precarie condizioni di salute nel giorno di Pasqua, è un grande esempio per tutti noi
Il cordoglio della Fiorentina. Commisso: "Persona Fantastica"
La Fiorentina ha espresso il proprio dolore per la morte di Papa Francesco attraverso un messaggio sui social media. La famiglia Commisso e il club viola si sono uniti al cordoglio della Chiesa e dei fedeli, ricordando con rispetto la figura del Pontefice. Il messaggio era accompagnato da foto di Rocco e Catherine Commisso che, anni prima, avevano donato al Papa una maglia della Fiorentina con il numero 10 in Piazza San Pietro.
Rocco Commisso ha dichiarato ai microfoni della Rai Toscana: ''Papa Francesco era una persona fantastica'". Il presidente della Fiorentina è tornato a Firenze da Cagliari, dove la squadra rimarrà per recuperare la partita rinviata contro la squadra locale.
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