Uscire dalla Rete Ready? Quercetani (FdI): "Pontedera faccia come Castelfranco"

L’uscita di Castelfranco dalla rete Ready infuoca la politica. Gian Paolo Quercetani, Consigliere di Fratelli d'Italia di Pontedera, ha deciso di intervenire e di invitare Pontedera a fare come il comune del Cuoio. Di seguito la nota di Quercetani.

Desidero esprimere con forza e chiarezza il mio plauso e pieno sostegno alla scelta del sindaco Fabio Mini di Castelfranco di Sotto di uscire dalla rete Re.a.dy. Una scelta di coraggio, di responsabilità, e soprattutto di coerenza con i principi fondanti della nostra civiltà.

La Rete Re.a.dy, sotto il pretesto della lotta alle discriminazioni, promuove da anni una visione ideologica e distorta dell’essere umano, in cui l’identità personale non viene più fondata sulla realtà biologica, ma su percezioni soggettive e mutabili,  creando confusione nei soggetti più deboli come i minori.

Una visione che nega l’evidenza naturale e tende a riplasmare la persona secondo desideri – innati o indotti – che nulla hanno a che fare con la verità sull’uomo.

Chi aderisce alla rete Re.a.dy si impegna ad attuare azioni educative e culturali fortemente orientate, spesso all’interno delle scuole, coinvolgendo bambini e ragazzi in percorsi formativi che parlano di identità di genere fluida, autodeterminazione sessuale, famiglie omogenitoriali e altri concetti lontani dal sentire comune della maggioranza delle famiglie italiane.

Siamo di fronte a un attacco subdolo all’ordine naturale, alla differenza tra maschio e femmina, alla complementarità tra uomo e donna, alla famiglia come cellula fondante della società. La promozione di una "visione progressista” incentrata su una libertà assoluta e sganciata dalla realtà sta creando confusione, disorientamento e solitudine, soprattutto nei più giovani.

La scelta del sindaco Mini non è una chiusura, ma un atto di libertà e dignità istituzionale. È il rifiuto di subordinare l’amministrazione del proprio Comune a un’agenda ideologica che non ha nulla a che vedere con il bene comune. Non si nega il rispetto per ogni persona, ma si afferma con forza che il compito della politica è promuovere ciò che è vero, giusto e buono, non assecondare derive che disgregano il tessuto sociale.

La natura umana non è un'opinione. È una realtà oggettiva che va accolta, custodita e valorizzata. Ogni tentativo di decostruirla, di piegarla a mode culturali o pulsioni soggettive, conduce inevitabilmente verso il caos, verso una società in cui viene meno l’ordine, la stabilità, il senso stesso di comunità.

Per questo, oggi, più che mai, servono amministratori che abbiano il coraggio di dire no, che abbiano a cuore la verità e non la propaganda, il futuro dei giovani e non il consenso delle lobby. La scelta di Castelfranco di Sotto dovrebbe essere presa ad esempio da tutti gli altri Comuni.

Fratelli d’Italia sarà sempre al fianco di chi difende l’identità, la famiglia, la realtà naturale dell’essere umano, perché solo su queste fondamenta si può costruire una società giusta, ordinata e veramente libera.

 

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