Antenne 5G a Cortenova, 850 firme contro l'autorizzazione. Il Comitato: "Ascoltati a metà"

foto di gonews.it

Il comitato Stop5G chiede trasparenza e un regolamento per far valere gli strumenti previsti dallo Statuto. Intanto l’antenna in via Bertolaccini resta sospesa


A seguito dei lavori per la costruzione di antenne 5G a Cortenova, il comitato Stop5G ha convocato una conferenza stampa di fronte alle SRB di via Val Pusteria, per presentare i risultati della campagna di raccolta firme (oltre 500), prevista dallo Statuto comunale, a favore di un monitoraggio trasparente dell’inquinamento elettromagnetico e visivo. Tra i temi affrontati anche l’esito della petizione consegnata il 3 gennaio, sostenuta da 850 firme, per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione alla SRB (stazioni radio base) in via Bertolaccini, e la richiesta al sindaco e alla giunta di aprire un confronto diretto con i comitati cittadini.

A tal proposito, nel consiglio comunale del 14 aprile è stata discussa un’interrogazione promossa da Buongiorno Empoli e Movimento 5 Stelle per introdurre un regolamento attuativo allo statuto, in vigore dal 2002. L’emendamento approvato, però, non ha soddisfatto i comitati in quanto non indica un tempo massimo di attuazione e per questo è considerato "il solito giochino per non affrontare la questione".

Presenti alla conferenza, alcuni rappresentanti dei comitati stop5G, tra cui Sandro Cini, Iberio Tanzini, Alessandro Verdecchia, Simone Ninciscali, Matteo Curatolo.

La petizione del comitato Stop 5G

La petizione, firmata da 850 empolesi, chiedeva l’annullamento motivato dell’autorizzazione, concessa tra agosto e settembre dello scorso anno, per l’installazione di una stazione radio base (SRB) in via Bertolaccini, a Cortenova. A distanza di oltre tre mesi, denuncia il comitato, tutto resta nel limbo. "Lo strumento della petizione - afferma Tiberio Tanzini di Stop5G -  è previsto dallo Statuto comunale dal 2002. Il problema? Non esistono i regolamenti attuativi, mai elaborati in oltre vent'anni. Un vuoto normativo che permette all’ente locale, di fatto, di ignorare anche richieste firmate da centinaia di cittadini".

Nonostante ciò, l’antenna in via Bertolaccini non è ancora stata costruita. Si apprende anzi che il Comune sarebbe alla ricerca di una nuova localizzazione più lontana dal centro abitato, anche se – fa notare il comitato – ciò significherebbe semplicemente avvicinarla ad altre case. "Vorremmo che queste installazioni fossero sempre a debita distanza dalle abitazioni -, afferma Tanzini -. Soprattutto ora che, con il recente aumento dei limiti di esposizione alle onde elettromagnetiche (da 6V/m a 15V/m in 24h, deciso dal governo Meloni), l’Italia si allontana dalla media europea e aumenta i rischi per la salute pubblica".

Infine, i comitati richiamano la delibera comunale n. 69 del 30 settembre 2023, in cui lo stesso Comune contestava le modifiche normative al Codice delle comunicazioni elettroniche, che hanno tolto ai Comuni poteri di pianificazione sulla localizzazione delle antenne. "Decisioni prese senza consultare i cittadini, senza base medico-scientifica e senza motivazioni legate all’interesse pubblico – ha dichiarato Matteo Curatolo del comitato Stop5G, uno dei promotori della petizione –. Queste scelte rispondono agli interessi delle compagnie telefoniche, con l'acquiescenza dell'ANCI nazionale, condizionata da conflitti di interesse".

L'interrogazione al consiglio comunale

Durante il consiglio comunale di ieri, la questione è tornata all’ordine del giorno. La mozione presentata dai gruppi Buongiorno Empoli - Siamo Empoli e Movimento 5 Stelle chiedeva l’approvazione, entro 90 giorni, dei regolamenti attuativi per gli istituti di partecipazione. La maggioranza ha proposto un emendamento, approvato all’unanimità, che ha però eliminato il riferimento temporale per l'attuazione del regolamento.

La consigliera Viola Rovai (PD) ha spiegato che "nel 2020 è stata istituita una commissione consiliare per la revisione dello Statuto, composta da maggioranza e opposizione. Le modifiche sono state approvate nel 2023, e ora sarà una commissione speciale, convocata dalla presidenza del consiglio, a elaborare il regolamento". I tempi? Non ci sarebbe nessuna scadenza definita, ma Rovai puntualizza che "non capisco perché ogni volta si presuppone che togliere i termini significhi non voler fare qualcosa".

Per Leonardo Masi (Buongiorno Empoli) però "impegnarsi senza darsi un termine significa non essere credibili nei confronti della cittadinanza". Il consigliere ha proposto un contro-emendamento per allungare il termine da 90 a 120 giorni (6 mesi), ma la modifica è stata respinta.

In sintesi: l’antenna a Cortenova per ora non c’è, ma la petizione resta nel limbo. Il Comune rassicura che il regolamento sulla partecipazione ci sarà, ma per ora resta in sospeso, e i cittadini, preoccupati per la propria salute, si sentono "ascoltati a metà", come spiega il Comitato.

Niccolò Banchi

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