
Tre misure cautelari sono state disposte dal Gip di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sul crollo del cantiere per il supermercato Esselunga in via Mariti, avvenuto il 16 febbraio 2024 e costato la vita a cinque operai. I provvedimenti riguardano figure chiave coinvolte nella realizzazione dell’opera. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto gli arresti domiciliari per A.D.E., legale rappresentante di un'azienda coinvolta nei lavori. Per due ingegneri, C.M. e M.P., è invece scattata l’interdizione temporanea dalla professione: nove mesi per il primo, sei per il secondo.
L’inchiesta, coordinata dalla procura fiorentina, mira a far luce sulle responsabilità legate al disastro, con particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza del cantiere, alla progettazione e alla direzione dei lavori. Il crollo, che avvenne durante una fase delicata della costruzione, sollevò fin da subito gravi interrogativi sulle condizioni operative e sulla gestione tecnica dell’intervento. Le misure cautelari disposte oggi rappresentano un primo passo nella definizione delle eventuali responsabilità penali.
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