Agguato a cittadini cinesi, fermo per due persone

A Prato, la procura ha disposto un fermo per tentato omicidio nei confronti di un 26enne e della sua compagna 25enne, entrambi cinesi, coinvolti in una violenta aggressione avvenuta il 9 aprile nel privé del bar karaoke. L’attacco, portato avanti da cinque persone con bastoni, bottiglie, calci e pugni, ha causato quattro feriti, tra cui un uomo attualmente in coma farmacologico dopo un intervento per una grave frattura cranica.

La donna è stata arrestata, mentre l’uomo è ancora irreperibile e sono in corso le ricerche. Dalle indagini, supportate da video, intercettazioni e testimonianze, è emerso che l’uomo sarebbe il leader del gruppo e la donna ha avuto un ruolo attivo nell’aggressione. La 25enne risulta anche coinvolta in un precedente caso di traffico clandestino di migranti cinesi tramite un’auto sequestrata in Slovenia.

Secondo episodio violento: la notte tra il 12 e il 13 aprile, un altro cittadino cinese è stato accoltellato da un gruppo armato di coltelli, manganelli telescopici e pistole. Sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco. La vittima, ancora non identificata, è stata ricoverata, ma non è in pericolo di vita.

Le autorità non escludono che i due episodi siano collegati e possano rientrare nella cosiddetta “guerra delle grucce”, una faida interna alla criminalità cinese per il controllo del lucroso mercato del trasporto e fornitura di appendiabiti nel distretto del pronto moda di Prato, un business da centinaia di milioni di euro. Questo conflitto ha già provocato numerosi episodi di violenza in Italia e all’estero, tra cui un recente agguato a Parigi.

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