
“Nelle sedi e nei tavoli istituzionali, laddove da mesi era stata cercata la possibilità di un confronto e discussione, incomprensibilmente negata e ignorata dall’azienda, si palesa un atteggiamento a dir poco riluttante; poi, inaspettatamente si assume una linea comportamentale di segno opposto, loquace e chiara, e la si affida in modo esclusivo agli organi di stampa. Di quale sostenibile credibilità può vantarsi una realtà imprenditoriale che tratta le istituzioni, i lavoratori e le lavoratrici, il territorio che l’ha aiutata a crescere e a diventare l’impresa che è, con una tale arroganza, intenta solo a farsi beffa di tutti noi?”.
Le parole del sindaco David Baroncelli non lasciano nulla all’immaginazione. Delusione e amarezza fanno eco alla sua voce che ancora una volta innalza a difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, criticando fortemente l’atteggiamento dell’azienda. “Assistiamo con grande stupore – dice il sindaco interdetto David Baroncelli - alla prima volta in cui l’azienda, dopo mesi di tentate interlocuzioni, scivolate una ad una nel nulla, l’amministratore delegato di Laboratori pH rompe il silenzio e ci onora delle sue dettagliate ragioni in merito alla scelta dell’impresa di chiudere lo stabilimento di Sambuca e trasferirlo a Calenzano”.
“Rilevo in questa mal digerita gestione della vicenda – incalza - una superficialità che acceca da quanto è nitida, una totale assenza di responsabilità e un preoccupante fondo di ambiguità, di mancata chiarezza negli obiettivi del progetto di sviluppo della pH”. “Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di verità non detta - infuria il sindaco Baroncelli – da parte dell'azienda , una verità che oggi miracolosamente sbuca dal buio di un dialogo che la multinazionale non ha mai voluto né cercato. La nota diffusa alla stampa, mai preceduta da alcuna comunicazione formale al sottoscritto, denota un solo elemento certo, ossia che non c’è mai stata la volontà di mantenere lo stabilimento o di individuare una soluzione alternativa. E non mi riferisco ad un’eventuale presa in considerazione delle varie proposte che ho sottoposto invano al loro vaglio. Ma di dire semplicemente le cose come stanno. L’azienda ha preso in giro istituzioni e lavoratori. Ha umiliato il territorio per l’ennesima volta preferendo al dialogo istituzionale la diffusione di un comunicato freddo e illusorio rispetto alle prospettive offerte ai lavoratori. Il comportamento dell’azienda contravviene persino a quelle certificazioni di sostenibilità sociale, sfoggiate sui profili digitali, che appaiono solo sulla carta e in realtà non vengono minimamente applicate”. L’azienda è attesa per un nuovo incontro con le istituzioni convocato dalla Regione Toscana per martedì 15 aprile.
Lo stabilimento pH è dislocato nel territorio di Sambuca Val di Pesa. Sono circa 200 i dipendenti, provenienti dal territorio chiantigiano, fiorentino e senese, che lavorano presso la sede di Barberino Tavarnelle. Fondati nel 1982, i Laboratori pH sono stati acquisiti da TÜV Italia - Gruppo TÜV SÜD nel 2013. Le principali sedi si trovano a Barberino Tavarnelle (FI) e a Tito Scalo (PZ). I laboratori svolgono attività di prova nella sicurezza alimentare (Food Safety) e contatto alimentare (Food Contact), così come in ambito ambientale. A questi settori si aggiungono i servizi in ambito Healthcare, fra cui il testing sui dispositivi medici e sui gas medical.
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