REA presenta il progetto 'Scooter del 118', per velocizzare i soccorsi a Firenze

Un progetto innovativo, concreto e già testato con successo in diverse città italiane. È questa la proposta che Simone Scavullo, coordinatore regionale toscano del partito REA, ha presentato ufficialmente alle istituzioni locali per potenziare il sistema di soccorso sanitario: l’introduzione del servizio 'Scooter del 118'.

L’obiettivo è chiaro: ridurre i tempi di intervento nelle emergenze sanitarie, soprattutto in quelle aree urbane dove il traffico, i cantieri o la conformazione del territorio rallentano l’arrivo delle ambulanze. "Ogni secondo conta – spiega Scavullo – e uno scooter attrezzato con tutto il necessario per un primo intervento può davvero fare la differenza tra la vita e la morte".

Un primo soccorso agile, rapido e professionale
Gli scooter saranno condotti da personale volontario qualificato, con certificazioni avanzate nel soccorso e nella guida di mezzi di emergenza. La dotazione dei mezzi sarà completa: defibrillatore semiautomatico (DAE), kit di primo soccorso avanzato, bombola di ossigeno, collari cervicali, steccobende, radio e sirene. I soccorritori, attivati tramite la centrale operativa 118, potranno stabilizzare il paziente in attesa dell’ambulanza o fornire supporto diretto nei casi meno gravi.

Un servizio utile non solo nella quotidianità urbana, ma anche in occasione di eventi pubblici e manifestazioni, dove la folla può ostacolare i soccorsi tradizionali. Esperienze come Milano, Napoli, Roma, Torino, Genova e Lucca hanno già dimostrato l’efficacia di questo modello.

Un’idea già all’attenzione delle istituzioni
Il progetto è stato presentato da Scavullo alla Regione Toscana, a tutti i Consiglieri regionali, alla Direzione del 118 e all’ASL. L’intento è quello di ottenere il necessario sostegno politico e istituzionale per dare vita a un servizio che risponda concretamente alle esigenze del territorio, con possibili fonti di finanziamento pubbliche e private.

La Regione Toscana ha già stanziato 112 milioni di euro nel 2024 per il servizio di trasporto di emergenza-urgenza, fondi che potrebbero essere integrati o estesi per includere anche questo nuovo modello operativo.

Nel presentare il progetto, Simone Scavullo sottolinea che l'intento non è quello di sostituire le ambulanze tradizionali, ma di affiancarle con un servizio che risponda meglio alle esigenze delle aree più difficili da raggiungere. "Un servizio di soccorso su scooter", afferma, "può ridurre i tempi di intervento nelle emergenze sanitarie e fornire un primo soccorso efficace in attesa dell'arrivo dell'ambulanza".

Scavullo aggiunge, inoltre, che è fondamentale informare i cittadini su questa proposta, poiché solo tramite la condivisione e la consapevolezza si può costruire un cambiamento efficace e duraturo nel sistema sanitario.

Un cambiamento reale, partito dal basso
Il progetto 'Scooter del 118' rappresenta una risposta concreta alle esigenze del territorio, nato dall’esperienza diretta dei volontari e costruito con una visione chiara: migliorare la qualità del soccorso sanitario attraverso innovazione, collaborazione e senso civico.

Fonte: Ufficio Stampa

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