
La mozione presentata da Francesco Gazzetti (Pd) ha ricevuto sì unanime con 32 voti favorevoli
“Promuovere, presso il Consiglio regionale, un incontro istituzionale con la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla vicenda del Moby Prince, volto a informare il Consiglio sull’attività finora svolta e sulle prospettive di lavoro della Commissione”. Questo l’impegno nell’atto presentato da Francesco Gazzetti (Pd) nella mozione sulle attività della Commissione di inchiesta parlamentare sulla strage del Moby Prince. L’atto ha ricevuto sì unanime dall’Aula con 32 voti favorevoli.
Nella mozione si impegna, inoltre, ad invitare i componenti della Commissione a visitare l’Armadio della memoria conservato presso la biblioteca del Consiglio 'Pietro Leopoldo', quale luogo simbolico e documentale legato alla strage.
“Questo atto innanzitutto perché domani è l’anniversario della strage, nel 1991 – ha detto Gazzetti - con 140 persone che persero la vita in una vicenda ancora non chiarita della quale non si conoscono ancora né i responsabili né la dinamica”. “Questo atto è anche un segnale di supporto e vicinanza nei confronti della commissione di inchiesta che sta svolgendo il proprio operato, guidata da Pietro Pittalis.” “Un atto – continua - che non vuol essere né uno sporne nè sollecito ma un modo per dire, alle persone che stanno lavorando in questa commissione che c’è una grandissima attenzione e determinazione nel sostenere il vostro lavoro”.
Nell’atto si mette in evidenza un richiamo agli atti prodotti dalle altre commissioni di inchiesta, “tesoro di approfondimento, giacimento di lavoro che può essere utilizzato” e nell’impegnativa si esprime “vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime” e “piena fiducia nell’attività della Commissione, ribadendo l’importanza del suo operato per l’accertamento dei fatti”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Landi ha espresso condivisione alla mozione. “Esprimo vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime della tragedia avvenuta a largo di Livorno e piena fiducia per il lavoro della Commissione di inchiesta istituitasi il 17 ottobre 2023 e – aggiunge - credo che questo atto di indirizzo possa dare anche un impulso che va al di là del lavoro costante e importante della Commissione”.
Sì anche da Italia Viva. “Importante sostenere in modo bipartisan – ha detto Maurizio Sguanci (Italia Viva) - il lavoro della Commissione, ci sono 140 famiglie che aspettano la verità, va bene la vicinanza, la solidarietà, l’affetto ma andrebbe meglio se si riuscisse a chiarire questa vicenda”. “Spero che la commissione ci conduca alla verità da rendere pubblica qualora non si dicesse di secretarla”.
Anche il M5S con la consigliera Irene Galletti ha espresso voto favorevole. “Fondamentale questo momento per avere chiarezza per queste famiglie che stanno cercando la verità – ha detto - Il nostro impegno va avanti da tempo per cercare di sollevare, a tutti i livelli istituzionali, il dovere di chiarezza”. Tra i membri della commissione, Galletti ricorda Andrea Quartini, ex consigliere regionale.
Da Giovanni Galli (Lega) sostegno alla mozione. “Forte la partecipazione per questo evento che ha colpito la nostra Regione – ha detto – occorre dare una risposta a tutte quelle persone che la stanno ancora aspettando e mi auguro che questa commissione riesca a trovarla”.
Sì anche da FdI nelle parole di Sandra Bianchini “Non ci sono differenze tra minoranze e maggioranze, siamo tutti uniti nella ricerca della verità – è intervenuta – perché questa vicenda non finisca nell’oblio e i familiari delle vittime meritano la verità”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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