
Grazie alla tenacia dei volontari e all’intervento dei Vigili del Fuoco, i due gattini sono stati tratti in salvo dopo ore di ricerche
"Urgente ! Gatta che sta allattando investita a San Miniato alto in via ser Ridolfo". Questo è quanto si leggeva nel post pubblicato dalla Clinica Veterinaria San Minianimal il 7 aprile e che in poco tempo ha fatto il giro dei social. La gatta, investita e soccorsa, era in fase di allattamento, e un gruppo di volontari si è subito mobilitato per cercare i cuccioli, con l’intento di riportarli dalla loro mamma.
Ma nessuno poteva immaginare che avrebbero trovato una micetta di soli 15 giorni nascosta sotto il cofano di un’auto.
"Ci siamo armati di pazienza e abbiamo iniziato le ricerche", racconta Agata, una volontaria di San Miniato. Insieme ad altri due ragazzi ha cominciato a perlustrare la zona con il richiamo della mamma riprodotto dal cellulare. "Non sentivamo nulla. Era anche piuttosto difficile, perché intorno alla zona ci sono molti giardini privati".
Le ricerche sono proseguite a lungo, finché, verso le 22, Agata ha ricevuto la chiamata di un cittadino che segnalava un gattino che miagolava sotto un’auto nel parcheggio del Palazzo Grifoni. Il cucciolo, sporco di olio, probabilmente si era rifugiato nel motore.
Agata è corsa a casa per prestare i primi soccorsi al piccolo, ma le sorprese non erano finite. Poco dopo, gli altri due volontari l’hanno contattata per informarla di aver trovato un secondo gattino, sempre nella stessa piazza, ancora intrappolato nello stesso motore.
Dopo vari tentativi di contattare i soccorsi, intorno all’1.30 sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Castelfranco. Con grande pazienza — e aiutati dal suono di una gatta riprodotto dal cellulare — sono riusciti a liberare il micetto, senza danneggiare l’auto.
Nel frattempo, i Carabinieri avevano cercato di rintracciare il proprietario della vettura per aprire il cofano, ma senza successo. Quando l’uomo si è infine presentato, ha raccontato di aver sentito strani rumori provenire dal motore, senza però riuscire a spiegarne l’origine.
Fortunatamente, l’incredibile vicenda si è conclusa nel migliore dei modi: i due fratellini si sono finalmente riuniti e, al momento, sono accuditi da una gatta surrogata in attesa che la loro mamma si riprenda.
Ma questa storia non è solo un racconto di salvataggio: è anche un’occasione per sensibilizzare sul pericolo che corrono i gatti, specialmente nelle notti fredde, quando cercano rifugio nei motori delle auto. "Ogni tanto, date qualche colpetto al cofano della vostra macchina: può fare la differenza e salvare una vita", consiglia Agata.
Un ringraziamento speciale va infine ai Vigili del Fuoco, che per Agata e gli altri volontari "sono stati incredibili, dei veri eroi! Grazie di cuore per il vostro impegno e la vostra pazienza!"
Niccolò Banchi
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