
Confronto tra istituzioni e aziende per difendere l'autenticità dei prodotti italiani
Si è tenuto stamattina a Firenze presso la sede della Innovation Center di Fondazione CR Firenze il convegno 'Dogane e imprese. La tutela del Made in Italy', organizzato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) Toscana e Umbria, da Confindustria Toscana e da ASSO.To.S.C.A. – Confetra Firenze.
Obiettivo dell’evento è stato quello di fornire ai numerosi partecipanti intervenuti un approfondimento sul tema della salvaguardia del Made in Italy, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua qualità e unicità, con un focus particolare sul ruolo delle Dogane.
Il Made in Italy è stato oggetto di tutela con numerosi interventi normativi e giurisprudenziali finalizzati a una più precisa regolamentazione degli obblighi in capo ai soggetti economici; la sua tutela infatti – con azioni preventive e di contrasto – assume un valore strategico volto alla valorizzazione della produzione italiana di alta qualità, anche in considerazione delle sempre più numerose e insidiose sfide poste dalla concorrenza a livello globale.
“Negli ultimi tre anni – ha dichiarato il direttore ADM Davide Bellosi – sono stati sequestrati quasi 50.000 prodotti contraffatti o con falso 'made in' nei porti e aeroporti toscani, con danni enormi al sistema economico, perdita di gettito fiscale e rischi per i consumatori. Eppure, il contrasto all’importazione di prodotti contraffatti è stato l’ambito in cui è stata realizzata la prima forma di collaborazione strutturata tra dogane, imprese e attori della logistica. Basti pensare al progetto FALSTAFF, database realizzato da ADM nel 2004 per consentire ai titolari dei marchi di fornire agli organi di controllo tutte le informazioni utili a intercettare prodotti non originali (e poi trasfuso a livello europeo nel progetto COPIS). Evidentemente serve un salto di qualità. Di qui la necessità di avviare un confronto tra tutti gli attori coinvolti (pubblici e privati), al fine di perfezionare gli strumenti attualmente disponibili ma anche di formulare proposte che possano trovare spazio nel processo di riforma del codice doganale dell’Unione attualmente in corso”.
“Oggi vogliamo concentrarci su un tema centrale per il futuro della nostra economia regionale. E lo facciamo come sistema, attraverso una forte partnership tra sistema pubblico e sistema delle imprese – ha sottolineato il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi -. È solo attraverso un’azione coordinata e costante, infatti, possiamo costruire un sistema di tutela efficace, capace non solo di difendere i nostri prodotti ma anche di promuoverli nel modo giusto, comunicando al mondo intero che dietro ogni etichetta Made in Italy c’è una storia autentica, fatta di lavoro, ricerca e passione; perché dai distretti della moda e del cuoio all’agroalimentare, dall’industria farmaceutica al manifatturiero avanzato, il nostro territorio è ricco di eccellenze che vanno supportate nella loro crescita e nella loro capacità di innovare”.
“Eventi come quello di oggi servono a verificare le condizioni in cui operano le nostre Aziende in questo momento ed a mettere in opera tutte quelle strategie atte a far capire come e dove dobbiamo dirigerci – ha aggiunto Mario Bartoli, presidente di ASSO.To.S.C.A -. I nostri Associati sono abbastanza preoccupati in quanto i prodotti Made Italy Toscani sono tanti e di varie merceologie e la conferma dei dazi Usa non è certamente un buon segno in quanto le conseguenze si abbatteranno sulla manifattura e immediatamente dopo sulla logistica.
Il 2024 si è chiuso in generale con un segno positivo quasi a 2 cifre per l'export Toscano, ma da ora dovremo confrontarci con una situazione nuova. Certo non dovremo fermarci e subire, forse è il caso di trovare altri mercati i quali però non potranno sicuramente sopperire a tutti i flussi destinati agli Usa. Ci aspettiamo dalle Istituzioni, soprattutto dal Ministero per il Made In Italy, che siano elaborate in tempi brevi proposte e aiuti per tutte quelle Aziende che subiranno perdite e che rischieranno addirittura la chiusura se non si interviene tempestivamente. Naturalmente stesso discorso ce l'aspettiamo dalla Regione Toscana con la messa in campo di politiche che facilitino la parte burocratica, politiche di investimento in opere infrastrutturali e politiche di sostegno”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti con le loro relazioni tecniche Marco Felisati, direttore Affari internazionali di Confindustria; Giacomo Vigna, dirigente della Divisione XIII del MIMIT; Claudio Oliviero, direttore centrale Dogane ADM; Domenico De Crescenzo, vice presidente Fedespedi.
A conclusione della mattinata si è tenuta una tavola rotonda, moderata da Alberto Siniscalchi della Direzione territoriale ADM Toscana e Umbria, con le testimonianze di quattro importanti aziende del territorio toscano: sono intervenuti Elisa Zona di Prada, Fabio Grimaldi di Piaggio, Michele Roccabianca di Banfi, Elena Righetti del C.A.D. Righetti.
Fonte: Confindustria Toscana Centro e Costa - Ufficio Stampa
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