Referendum 8 e 9 giugno, la "Carovana per la Cittadinanza" fa tappa a Certaldo

La Carovana per la Cittadinanza mercoledì 9 aprile dalle ore 10 farà tappa a Certaldo, al mercato settimanale in viale Matteotti. I rappresentanti delle associazioni promotrici del Referendum dell’8 e 9 giugno prossimi su lavoro e cittadinanza incontreranno la popolazione e si confronteranno sui temi dei quesiti referendari.

La Carovana per la Cittadinanza, promossa da ARCI, CGIL, CoNNGI, Dalla Parte Giusta della Storia, IDEM Network e Italiani senza Cittadinanza, è partita il 21 marzo da Mantova e sta attraversando l’Italia per raccontare a tutto il Paese, dai piccoli centri alle grandi città, che votare 5 SI ai referendum è un atto rivoluzionario, l’inizio di un cambiamento che possiamo attivare direttamente senza alcuna delega e che migliorerà la vita di milioni di persone, di milioni di lavoratrici e lavoratori.

Oggi abbiamo la responsabilità di tenere insieme lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza, democrazia. Nel nostro Paese da più di venti anni c’è una legge sulla cittadinanza che produce effetti negativi su centinaia di migliaia di persone che lavorano in Italia, che qui nascono, frequentano scuole e università e che sono costrette ad attendere dieci anni – ma spesso anche molto di più – per ottenere il diritto di vivere liberamente. Il referendum vuole ridurre questo periodo a cinque anni, permettendo così anche la trasmissione automatica della cittadinanza ai figli e alle  figlie minorenni.

Il quesito referendario che riguarda il miglioramento dell’accesso alla cittadinanza sarà affiancato sulla scheda ad altri quattro quesiti per rendere il lavoro meno precario e più dignitoso. Nella fattispecie si chiede l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act; la cancellazione del tetto all’indennità di massimo 6 mensilità nei licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; il ripristino dell’obbligo delle causali per il ricorso ai contratti a tempo determinato per ridurre la piaga del precariato; la modifica delle norme attuali sugli infortuni, che impediscono in caso di infortunio negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Sul territorio è già attivo un Comitato 5 SI Empolese Valdelsa, promosso dai livelli locali di Arci, Anpi, Auser, Cgil e Comitato in difesa della Costituzione. Per comunicazioni 5si.empolesevaldelsa@gmail.com.

Fonte: Arci Empolese Valdelsa

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