Canottieri San Miniato dopo gli allagamenti: "Rischiamo la chiusura". Nasce un Comitato

Società e cittadini nella difesa del bacino remiero, "per cercare di sensibilizzare le amministrazioni ad intervenire concretamente"


A seguito degli allagamenti subiti dopo l'apertura della cassa di espansione avvenuta il 14 marzo scorso, il consiglio della società Canottieri San Miniato, visto gli ingenti danni subiti ha organizzato una assemblea straordinaria aperta che si è tenuta venerdì 4 aprile presso la Sala Bertini di San Miniato Basso. All’assemblea oltre a moltissimi soci hanno partecipato cittadini, dirigenti del Coni regionale e provinciale, e presidenti di circoli di canottaggio della Toscana. Il presidente della Canottieri San Miniato, Enzo Ademollo, ha presentato un documento di foto e video da cui si evince la gravità dei danni subiti, nel corso di questi ultimi 15 anni in concomitanza della costruzione della cassa di espansione e dopo il suo collaudo che doveva coincidere con la messa in sicurezza delle strutture dei canottieri poste ad un quota non allagabile.

"Abbiamo resistito fino ad oggi, - dice il presidente Ademollo, - ma purtroppo visto i danni se non intervengono le amministrazioni comunali e regionali si rischia la chiusura definitiva".

Nel corso dell'assemblea si sono susseguiti molti interventi dei soci che vivono con preoccupazione questa situazione di pericolo e di disagio per i propri figli, ma anche della cattiva immagine che proietta verso la cittadinanza questo luogo, che vede sempre più distante la Federazione Italiana Canottaggio e Canoa che ormai hanno ormai da tempo rinunciato a destinare le gare federali sul bacino remiero di Roffia.

"Se non si organizzano eventi purtroppo la canottieri andrà in default finanziario, - dice sempre Ademollo, - perché è l‘unica fonte di autofinanziamento, oltre alla attività turistico sportiva a livello internazionale dove diversi gruppi di vogatori americani, inglesi, australiani, erano venuti al bacino a fare attività attirati anche dalla centralità dell’impianto che si trova fra la città di Firenze e Pisa. Queste attività, di gare italiane e turismo internazionale portavano visitatori importanti a San Miniato, agli alberghi e ristoranti, aveva avuto un brillante avvio ma negli ultimi tempi si sono stagnate grazie alla cattiva immagine di un posto a rischio inondazione".

La serata sembrava volgersi alla fine senza decisioni importanti, ma poi è emersa la proposta di fondare un comitato cittadino in difesa e sviluppo del bacino remiero. La proposta è stata accolta con grande partecipazione dai presenti anche da semplici cittadini che hanno dato la loro adesione a partecipare a questo strumento democratico per cercare di sensibilizzare le amministrazioni ad intervenire tempestivamente e concretamente ad un impianto che ha dato lustro alla Città di San Miniato sia a livello sportivo che sociale.

Fonte: Canottieri San Miniato ASD

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