
Matteo Salvini è stato riconfermato segretario della Lega per la terza volta, con un mandato fino al 2029, durante il congresso nazionale a Firenze. I militanti lo acclamano e chiedono il suo ritorno al Viminale come ministro dell’Interno, possibilità che lui stesso non esclude, dicendo che ne parlerà con Giorgia Meloni. Tuttavia, l’ipotesi non è accolta favorevolmente dagli alleati di governo, e la premier risponde con distacco, senza menzionare la proposta.
Nonostante elogi pubblici a Piantedosi, attuale titolare del Viminale, Salvini lascia intendere che un cambio potrebbe essere possibile. Sul palco, tra gli applausi e i cori, il leader leghista sottolinea la volontà del partito di tornare primo nella coalizione.
Durante il congresso, Salvini annuncia anche l’adesione di Roberto Vannacci alla Lega, consegnandogli simbolicamente la tessera. Vannacci, ora eurodeputato, non esclude ruoli futuri da vice.
Infine, Salvini ribadisce i temi storici della Lega (autonomia, pace fiscale, sicurezza), attacca l’UE, il Green Deal, e cita Javier Milei come modello di “ruvidezza” politica. Chiude con un momento di commozione personale parlando dei figli e promette che al prossimo congresso parteciperà solo come delegato.
L'intervento di Giorgia Meloni
"Dopo due anni e mezzo di governo, noi possiamo contare ancora sul consenso della maggioranza degli italiani. Andremo avanti pancia a terra fino alla fine della legislatura" ha detto la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio al congresso riferendosi alla riforma del premierato, a quella della giustizia, a quella dell'Autonomia differenziata.
"Continueremo a difendere i confini e a combattere l'immigrazione illegale di massa - ha proseguito -. Torneremo a chiedere con forza all'Europa di rivedere le normative ideologiche del Green Deal e l'eccesso di regolamentazione in ogni settore, che oggi costituiscono dei veri e propri dazi interni che finirebbero per sommarsi in modo insensato a quelli esterni".
A proposto del congresso, il presidente del consiglio ha ribadito che "non è mai una perdita di tempo, è sempre un grande esercizio di democrazia, ed è ciò che rafforza e rende un partito vivo, vitale, dinamico. Celebrarlo mentre si è al governo vuol dire che le responsabilità istituzionali non ci hanno 'distratto' dall'ascolto dei nostri elettori, della gente e dei territori. E non ci hanno allontanato da chi ci sostiene".
Roberto Vannacci: "Io e Salvini andremo avanti insieme"
"Da oggi io e Matteo Salvini andremo avanti insieme. Ringrazio gli entusiasti che ci danno coraggio, ringrazio i critici perché la critica è il concime del progresso e ringrazio i perplessi perché ciò che non ci uccide ci rende più forti. La Lega è l'unico partito sovranista che è in grado di incidere".
Queste le parole del generale Roberto Vannacci, eurodeputato indipendente e neotesserato della Lega dal palco del congresso del partito in corso a Firenze.
A proposito della possibilità di diventare vicesegretario del partito, Vannacci ha risposto così ai cronisti: "Io per ora faccio l'eurodeputato e cerco di farlo al meglio delle mie capacità. Poi vedremo, in base a quello che sarà".
Meini: "Toscana ostaggio della sinistra da troppo tempo"
"Un Congresso Federale che non è una semplice tappa formale, ma un momento decisivo per riaffermare con forza chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare. Identità, valori, territorio: sono queste le fondamenta su cui è nata e deve continuare a crescere la Lega. Ed è proprio qui, nella culla della nostra civiltà, che rilanciamo con coraggio la nostra visione alternativa a chi ha tradito le promesse, dimenticato le periferie, umiliato i territori".
Così Elena Meini, Capogruppo in Consiglio regionale della Toscana e candidata Presidente della Lega alle prossime elezioni regionali, a margine del Congresso Federale della Lega a Firenze.
"Un grazie sincero al nostro Segretario Matteo Salvini, che ha scelto la Toscana per questo momento cruciale. Un Segretario che non si è mai piegato, che ha sempre messo la faccia, anche quando era più facile restare in silenzio. La Lega è una. Una sola. E resterà tale, con l’orgoglio e la coerenza che ci contraddistinguono".
"Siamo nati per dare voce a chi non ne aveva, per rompere il muro dell’arroganza dei palazzi, per riportare concretezza, autonomia e buonsenso nella politica. Oggi più che mai, mentre un globalismo senz’anima vuole cancellare storie, culture e identità, noi diciamo con forza: basta omologazione, basta pensiero unico, basta sinistra autoreferenziale. L’identità non è nostalgia: è futuro. Difendere la nostra identità significa difendere le famiglie, il lavoro, le imprese, la sicurezza. Significa proteggere il diritto dei territori a decidere il proprio destino".
"E allora guardiamo in faccia la realtà: la Toscana è ostaggio della sinistra da troppo tempo. Il Partito Democratico ha trasformato questa terra in un feudo personale, dimenticando che la politica è servizio, non potere. Sotto il governo Giani abbiamo visto solo declino: sanità al collasso, infrastrutture bloccate, rifiuti gestiti con costi record e inchieste inquietanti, come quella sul caso Keu, che ha travolto figure apicali del PD. Ma loro? Sempre lì, attaccati alle poltrone, senza un briciolo di dignità. Diciamo basta a chi difende i privilegi, basta a chi dice No ai CPR solo per ideologia, voltando le spalle alla sicurezza dei cittadini".
"La Lega è l’unica vera alternativa. Siamo ovunque ci sia bisogno di ascolto, di risposte, di presenza. Nei consigli comunali, nelle Giunte, nelle piazze. La Lega Toscana è una comunità viva, fatta di amministratori capaci, militanti instancabili, donne e uomini che non si sono mai tirati indietro. Un grazie sentito al segretario Luca Baroncini, alla segreteria regionale, e a tutti i militanti, consiglieri, sindaci, assessori, coordinatori. In Toscana governiamo 7 capoluoghi, abbiamo vinto battaglie difficili, abbiamo costruito passo dopo passo una classe dirigente forte e credibile".
"Ma ora ci aspetta la sfida più grande: le elezioni regionali. E ci faremo trovare pronti. Saremo agguerriti, determinati, compatti. Non è solo una sfida politica. È una sfida di dignità, di libertà, di visione. Non ci rassegneremo mai all’idea che la Toscana debba essere amministrata da chi la trascina nel passato. Viva la Lega! Viva la Toscana che combatte, che non si arrende! Viva l’Italia dei territori, della libertà, del coraggio e del buonsenso!"
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