
Nel giorno del congresso della Lega a Firenze, duro intervento del senatore del Partito Democratico, Dario Parrini, che ha lanciato un duro attacco al Governo Meloni attraverso due post su Facebook, accusando l'esecutivo di "plateale e inaudito abuso di potere" e di aver "preso in giro" i cittadini.
Nel primo post, Parrini ha denunciato l'utilizzo del decreto legge per introdurre misure contenute nel disegno di legge sulla sicurezza, già approvato alla Camera e in attesa di discussione al Senato. Secondo il senatore, si tratta di un atto di "prepotenza senza precedenti" e di una "scorciatoia di grande arroganza e di dubbia costituzionalità". Parrini ha inoltre sottolineato l'assenza dei presupposti di "straordinaria necessità e urgenza" previsti dall'articolo 77 della Costituzione, ipotizzando invece un'urgenza di natura "meschina": "dare alla Lega, prima dell'inizio del suo congresso, una bandierina propagandistica da agitare".
Nel secondo post, Parrini ha contrapposto l'urgenza "inventata" del decreto sicurezza all'urgenza "vera" di dichiarare lo stato di emergenza nazionale nei comuni toscani colpiti dal maltempo del 14 marzo. Secondo il senatore, il Governo Meloni avrebbe "deciso di occuparsi solo dell'urgenza inventata, trascurando quella vera", confezionando "un drappo per Salvini" con una "forzatura incostituzionale" e lasciando "niente di fatto" per i territori colpiti. "Di fronte a questo modo di fare", ha concluso Parrini, "i cittadini hanno il diritto di sentirsi presi in giro".
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