Torture carcere San Gimignano, pene confermate a 10 agenti, ridotte per 5

La Corte d'Appello di Firenze ha confermato la condanna per dieci agenti della polizia penitenziaria di San Gimignano, riducendo però la pena per cinque di loro. Il processo riguarda episodi di tortura commessi nei confronti di un detenuto durante un trasferimento tra celle, in un contesto di degrado organizzativo dovuto alla mancanza di un direttore titolare e alla carenza di risorse nel sistema carcerario italiano.

L'avvocato Federico Bagattini, difensore di uno degli imputati, ha definito la sentenza "profondamente ingiusta", sostenendo che si tratti di "onesti lavoratori" sospesi dal servizio da quattro anni. Al contrario, l'avvocato Michele Passione, legale del Garante nazionale dei detenuti, ha evidenziato l'importanza della decisione in un momento in cui il reato di tortura è messo in discussione. Ha sottolineato che tale reato è essenziale per la tutela della dignità umana e per prevenire abusi.

Si prevede che i difensori ricorreranno in Cassazione per contestare la sentenza.

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