Muore a 16 anni a Montopoli ribaltandosi col trattore. Era cresciuto a Montaione

La vittima studiava a Pontedera, stava guidando il mezzo nei terreni di famiglia. Cordoglio dai territori per la tragedia: "Senza parole. Perdita che scuote tutta la comunità"

Un dramma si è consumato a Montopoli in Val d'Arno, in località Chiecina, vicino Palaia. Un 16enne, Felice Laveglia, è morto dopo essersi ribaltato col trattore alla guida nei campi di famiglia. Il giovane si sarebbe ribaltato, sarebbe finito in un fosso e sarebbe rimasto schiacciato. Il fatto è avvenuto verso le 20 di lunedì 31 marzo.

Il 16enne studiava a Pontedera, era conosciuto in zona. La famiglia è originaria di Salerno e aveva vissuto a Montaione. Sul posto i vigili del fuoco di Castelfranco di Sotto che hanno estratto il corpo dalle lamiere per consegnarlo ai sanitari inviati dal 118, ma per lui non c'è stato niente da fare.

"Purtroppo abbiamo appena appreso di un incidente tra il nostro comune e quello di Palaia in zona Chiecina. Un ragazzo di 16 anni ha perso la vita sotto ad un trattore. Alla famiglia vanno le nostre sentite condoglianze per questo tragico incidente, una perdita che scuote tutta la nostra comunità" sono le parole della sindaca montopolese Linda Vanni.

Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: "Una tragedia ha colpito Montopoli Valdarno e l’intera Toscana. Un giovane ragazzo ha perso la vita schiacciato dal trattore di cui si era messo alla guida nei terreni dell’azienda agricola di famiglia. È una notizia che ci lascia attoniti, senza parole, che ci addolora, ma che ci induce anche a ribadire la necessità di incrementare la consapevolezza del pericolo in determinate situazioni e condizioni. Esprimo la vicinanza mia personale e della Regione alla famiglia e alla comunità di Montopoli".

Ad unirsi al cordoglio anche il sindaco di Montaione, Paolo Pomponi, dove il giovanissimo è cresciuto. "Che terribile notizia" scrive il sindaco tramite social. "Anche la comunità montaionese si stringe ai genitori ed ai familiari di Felice. La sua prematura scomparsa lascia un vuoto ed un dolore incolmabile sopratutto nei suoi genitori. Non è giusto quello che è accaduto. Non si può morire così giovani. Felice è arrivato piccolissimo a Montaione, dove ha frequentato le scuole, è stato un nostro concittadino per un decennio, la maggior parte della sua giovane vita. Non ci sono parole".