Incendiati i libri di Marco, librario senza fissa dimora del sottopasso delle Cure

Un incendio è stato appiccato questa notte nel sottopasso delle Cure a Firenze. A pagarne le conseguenze sono stati i libri di Marco, il libraio senza fissa dimora coinvolto, in un progetto verso l'autonomia che vede la collaborazione dell'amministrazione comunale e dell'associazionismo fiorentino.

"Un'azione gravissima e inaccettabile che colpisce Marco e il progetto sociale e culturale nel quale è coinvolto. Firenze, città di accoglienza e inclusione, ripudia atti come questo - spiega la sindaca Sara Funaro - è un attacco a Marco e all'intera città su cui è necessario fare luce in tempi brevissimi per risalire ai responsabili".

Secondo le prime ricostruzioni l'incendio sarebbe stato appiccato tra mezzanotte e mezzo e le una della notte scorsa. Un video che riprende le fiamme è stato girato da persone scese nel sottopasso cinque minuti prima delle una.

"A Marco, a tutte le persone e alle associazioni che collaborano a questo progetto e che stanno facendo un gran lavoro assieme al settore del sociale e all'assessore Paulesu - ha continuato Funaro - va tutta la solidarietà, la vicinanza e il sostegno dell'Amministrazione Comunale, a nome di tutta la città e mio personale. Servono azioni di sensibilizzazione che coinvolgano tutti noi, per un'attenzione sempre maggiore nei confronti dei più fragili, verso i quali la nostra attenzione è sempre stata massima. L'azione violenta di questa notte ha avuto come obiettivo anche i libri: i testi non si bruciano perché sono patrimonio della nostra cultura, sono strumenti di formazione e crescita. La nostra città non può tollerare tutto ciò".

"Piena condanna per questo gesto inqualificabile - ha detto l'assessore a welfare, accoglienza e integrazione Nicola Paulesu - quanto accaduto ci spinge a proseguire con sempre più convinzione verso le politiche inclusive che l'Amministrazione Comunale sta portando avanti in tutti i quartieri a favore dell'inclusività e della dignità di ogni persona, a partire da chi vive per strada". Paulesu, si spiega da Palazzo Vecchio, ha deciso di recarsi al sottopasso.

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