
Si è svolta questa mattina a Pisa la cerimonia di intitolazione alla professoressa Vittoria Ronchi Nuti del percorso pedonale, all’interno dell’area verde intitolata a Barbara Capovani, posto lungo le mura tra Largo San Zeno e via Vittorio Veneto. Nel corso della cerimonia sono intervenuti il sindaco di Pisa, Michele Conti, l’assessore ai servizi demografici e toponomastica, Gabriella Porcaro, Fiorella Lo Schiavo docente di Fisiologia Vegetale Università di Padova e i figli Vittorio e Sabina Nuti.
“Abbiamo voluto intitolare uno spazio pubblico per onorare Vittoria Ronchi Nuti – ha dichiarato il sindaco di Pisa Michele Conti - una delle prime donne che qui a Pisa ha ricoperto importanti incarichi all’interno del mondo universitario e della ricerca: una scienziata che ha contribuito a raggiungere scoperte importanti nei suoi studi di genetica in campo agrario e botanico, con forte dedizione all’attività di ricerca e impegno nel sostenere il contributo delle donne nella ricerca scientifica. Con questa intitolazione vogliamo infatti onorare e ricordare le donne come lei che, con il loro impegno professionale, portato avanti insieme al lavoro di cura per la famiglia, furono pioniere di un lungo percorso che ha portato le donne ad affermarsi progressivamente nel mondo della ricerca e dell’università”.
“Con questa iniziativa – ha aggiunto l'assessore Gabriella Porcaro – e altre che seguiranno, vogliamo onorare le donne che, con ingegno e passione, hanno aperto nuove strade, lasciando un'eredità preziosa alla nostra comunità. In particolare, con l'intitolazione a donne che si sono distinte nelle STEM, vogliamo rendere omaggio al loro talento e alla loro dedizione, spesso poco riconosciuti. Vittoria Ronchi è stata una scienziata di rilievo e una figura attiva nel sociale, nella sua attività di sostegno alle giovani studiose, senza mai rinunciare al suo ruolo di madre di cinque figli. Un tributo alla memoria di figure straordinarie e un messaggio di ispirazione per le nuove generazioni”.
Vittoria Ronchi Nuti, genetista e botanica, tra le prime donne ad occuparsi di genetica in Italia, è stata direttore del Laboratorio di Mutagenesi e Differenziamento del CNR di Pisa. Nata a Treviso nel 1928, Vittoria Ronchi ha conseguito la laurea in Scienze agrarie presso l’Università di Pisa nel 1953, conseguendo il premio nazionale “Marzotto”. Dopo essere diventata assistente alla cattedra di genetica presso la facoltà di Agraria di Pisa, ha ottenuto la libera docenza nel 1970, entrando in un ambito sino ad allora dominato dagli uomini. Accetta la proposta di dirigere il Laboratorio di Mutagenesi e Differenziamento del CNR di Pisa. È qui che svolge le sue ricerche più importanti raggiungendo risultati importanti riconosciuti da tutta la comunità scientifica.
All’attività nel campo della genetica Vittoria affianca l’impegno femminile come vicepresidente del Soroptimist Club e nell’Associazione Cattolica Italiana al servizio della giovane. Si occupa di ragazze in difficoltà e apre la sua casa per sostenerle nello studio. Per questo suo impegno che l’ha portata a essere simbolo di solidarietà e impegno femminile, viene insignita nel 1978 della medaglia Ceres dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura). I suoi studi sulla genetica, ancora oggi preziosi e attuali, l’hanno condotta fino in Malesia, dove è stata chiamata a collaborare per risolvere il problema della sterilità della palma da olio. Scomparsa a Pisa nel 2014, il suo esempio di dedizione alla ricerca e al sostegno delle giovani generazioni rivive oggi nell’intitolazione di uno spazio pubblico in suo onore.
Fonte: Comune di Pisa - ufficio stampa
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