
A chiusura della mostra di Daniela Maccheroni a San Miniato, all’Orcio d’oro sabato 29 marzo alle 17, nel ciclo “Poesia all’Orcio”, si terrà la presentazione di “Io non sono il mio sintomo”, ultimo libro di poesia di Renzia D’Incà, pubblicato dalle edizioni I Quaderni del Bardo, Copertino 2024.
A presentarlo, oltre all’autrice, il professor Lorenzo Greco, docente all’Università di Pisa, mentre a interpretare le intense poesie della D’Incà, ci saranno Letizia Pardi e Fabrizio Cassanelli, due attori che non hanno bisogno di presentazioni, tra i più interessanti dell’area pisana e non solo.
Nella nota introduttiva al libro, Ottavio Rossani ha scritto che la D’Incà, pubblica “una raccolta/specchio: una poesia dopo l’altra si vede e si sente passare un’esperienza complessa, inattesa e sofferente, ma anche sorprendente, drammatica, allegra, desiderata. Tuttavia, mentre l’autrice si guarda, controlla, constata, non c’è certezza che l’apparenza sia sostanza. Le parole affermano una verità, ma gli occhi e i suoni subito, insieme, la mettono in dubbio, e in certi momenti la contestano. Le variazioni sono inseguite, e mai risolutive. Sembra un gioco del dire e del dubitare, in realtà è l’analisi dello scompenso tra realtà e finzione. L’Io si espone, e subito dopo si nega. Sembrerebbe tutto semplice, ma il gioco diventa ossessione”.
Faranno gli onori di casa Andrea Bacconi e Andrea Mancini, che hanno organizzato la serata sulle poesie della D’Incà, autrice bellunese, che ormai da anni vive nella nostra Regione.
“Io non sono il mio sintomo” è stata accolto nelle settimane scorse con grande interesse critico, sono infatti usciti numerosi articoli e segnalazioni sulla stampa cartacea e anche sulle pagine elettroniche, fra tutte il prestigioso La Lettura del Corriere della Sera; il volume è stato anche presentato in molte occasioni, perfino in forma di spettacolo da Marco e Antonio Di Stefano, durante la Primavera di danza, musica e teatro diretta a Pisa da Flavia Bucciero.
Insomma, ancora una ghiotta occasione che l’Orcio presenta ai suoi affezionati frequentatori, qualcosa nella quale – come sempre – si mischia approfondimento di cultura ad un luogo sempre più accogliente, questo è ciò che si respira negli spazi della antica Torre degli Stipendiari.
Renzia D’Incà è nata a Belluno e vive a Pisa dove si è laureata. Giornalista dal 1985 ha collaborato con quotidiani e riviste nazionali e come critico teatrale per Hystrio, Rocca, Rumor(s)cena, Articolo21.
È consulente in Teatro e Comunicazione per enti pubblici e privati. Ha condotto ricerche universitarie per la rivista Ariel e svolto tutoraggio di Master universitario di Teatro e comunicazione teatrale per l’Università di Pisa. Ha pubblicato in poesia “Anabasi” (Shakespeare & Company- Bologna, 1995) con prefazione di Ugo Ronfani, “L’altro sguardo” (Baroni-Viareggio, 1998) con prefazione di Dino Carlesi, “Camera ottica” (ivi, 2002) con prefazione di Mariella Bettarini, “Il Basilisco” (Edizioni del Leone -Castelfranco Veneto, 2006) con postfazione di Luigi Blasucci, “L’Assenza” (Manni-Lecce, 2010) con prefazione di Concetta D’Angeli, Bambina con draghi (LCE-Castelfranco Veneto, 2013) con prefazione di Paolo Ruffilli. È inserita nella rivista Italian Poetry della Columbia University. Come saggista teatrale ha pubblicato il volume collettaneo “Il teatro del cielo” (Premio Fabbri 1997), “Il gioco del sintomo” (Pacini-Fazzi, Lucca, 2002) su un’esperienza di teatro e disagio mentale, “La città del teatro e dell’immaginario contemporaneo” (Titivillus Corazzano, 2009), “Il Teatro del dolore” (ivi, 2012). Come autrice teatrale sono stati rappresentati “Ars amandi-ingannate chi vi inganna” (regia di Alessandro Garzella), e “Passio Mariae” (regia di Paola Marcone) con video di Giacomo Verde.
Notizie correlate
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro