
Martedì 25 marzo, alle 21:15, al Cinema Excelsior, proiezione del documentario 'No Other Land' sulla lotta a Masafer Yatta
L’associazione 'il Culturale Cineclub Empolese' martedì 25 marzo alle ore 21.15, presso i locali del Cinema Excelsior in Via Cosimo Ridolfi 75 a Empoli, presenta 'No Other Land' girato da un collettivo di quattro registi: Basel Adra, reporter e attivista palestinese di Masafer Yatta, Yuval Abraham, giornalista israeliano, più il palestinese Hamdam Ballal, amico di Basel e Rachel Szor, regista israeliana con base a Gerusalemme.
Basel combatte fin dall’infanzia contro l’espulsione di massa della sua comunità da parte dell’occupazione israeliana e documenta la graduale cancellazione di Masafer Yatta, mentre i soldati dell'IDF distruggono le case delle famiglie: il più grande atto di trasferimento forzato mai effettuato nella Cisgiordania occupata. Nel dramma, Basel incrocia il suo cammino con Yuval che si unisce alla sua lotta e per oltre mezzo decennio combattono insieme contro l’espulsione, avvicinandosi sempre di più. Il legame è segnato dalla profonda disuguaglianza tra loro: Basel, che vive sotto una brutale occupazione militare, e Yuval, libero e senza restrizioni. Mentre gli israeliani possono muoversi liberamente, gli abitanti di Masafer Yatta non possono lasciare la Cisgiordania.
"Non abbiamo un altro posto dove andare", dice una vicina di Basel, "soffriamo così perché è la nostra terra". Le loro riprese si estendono tra l'estate del 2019 e ottobre 2023. Si sono concluse quindi a ridosso dell'attacco di Hamas e della conseguente reazione israeliana, ancora in corso al momento in cui scriviamo. “Come ti sentiresti se distruggessero casa tua?" chiede Yuval in ebraico ai connazionali incursori. L'immedesimazione è ciò in cui sperano i due amici per provocare una reazione, oltre la commozione, perché chi guarda possa sentirsi chiamato in causa per cambiare le cose.
Il film è stato premiato alla Berlinale, agli Efa ed ha recentemente vinto l'Oscar come Miglior documentario. "Abbiamo fatto questo film, palestinesi e israeliani, perchè insieme le nostre voci sono più forti" ha affermato il giornalista e regista israeliano Yuval Abraham mentre accettava l’Oscar, ricordando che c’è sempre un’altra strada, senza guerra e distruzione, perché un popolo non può essere sicuro se anche l’altro non è libero.
Fonte: il Culturale Cineclub Empolese - Ufficio Stampa
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