Rifugiati da Gaza, padre e figli si riabbracciano a Firenze per la Festa del Papà

Si sono rivisti proprio per la Festa del Papà dopo mesi di separazione forzata. Ecco la loro storia


Rifugiati da Gaza, si erano persi di vista, salvi ma con ancora addosso le paure e gli orrori della guerra. A Firenze, nell'appartamento a Villaggio Novoli, proprio il 19 marzo per la Festa del Papà i figli hanno potuto riabbracciare il padre dopo essersi separati appunto in Palestina.

I bambini e la mamma erano arrivati a Firenze l'estate scorsa tramite i corridoi umanitari sanitari, e alcuni dei figli sono stati presi in cura al Meyer per una rara malattia genetica. Il padre invece era rimasto a Gaza.

Mamma e figli erano stati assegnati dalla Prefettura a una struttura di accoglienza per richiedenti asilo gestita dalla cooperativa il Girasole e poi hanno trovato alloggio in uno degli appartamenti del progetto Case Preziose, grazie alla collaborazione tra Il Girasole e il Consorzio Fabrica.

Nella valutazione su come curare i bambini, si è reso necessario fare alcune verifiche medico-sanitarie sul padre, che però si trovava ancora a Gaza.

“L'Irccs Meyer ha redatto una lettera spiegando dettagliatamente la necessità di verificare le compatibilità del padre e l'urgenza quindi di farlo arrivare a Firenze per fare gli esami necessari. La lettera è stata consegnata a un'organizzazione che opera sul territorio palestinese per l'evacuazione di persone per motivi sanitari urgenti” spiega la presidente de Il Girasole Francesca Bottai.

Il padre è così potuto salire su un aereo dell'esercito Italiano: la sera del 19 marzo è atterrato a Pisa e nella nottata si è ricongiunto con i familiari.

“Ringraziamo tutte le persone e le realtà che si sono adoperate per permettere alla famiglia di riunirsi” dice Andrea Ricotti, direttore area Accoglienza e Housing sociale de Il Girasole.

"È stato un lavoro di squadra, non facile ma motivato dall'unico obiettivo di sostenere una famiglia già duramente provata e di permettere il ricongiungimento di tutto il nucleo", conclude Lorenzo Terzani, presidente del Consorzio Fabrica.

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